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Tom Marchese, l’Aria Casino gli ‘regala’ 1.300.000 $

Tom Marchese è tornato a vincere un torneo Super High Roller, dopo che soltanto un paio di mesi fa era uscito dal Bellagio con in tasca 1.465.000 dollari: stavolta è invece successo all’Aria, dove lo statunitense ha battuto 21 avversari potendo infine mettere le mani sul primo premio da 1.306.800 $.

E’ accaduto nella giornata di ieri, quando “kingsofcards” ha battuto in heads-up Cary Katz, a cui sono andati in questo modo 653.400 $, mentre in terza posizione – l’ultima premiata – si è piazzato Brian Rast, di ritorno dal Burning Man e vincitore di 218.000 dollari: in realtà, visto che a quanto pare ha effettuato un re-buy, il suo profitto in questo torneo è stato praticamente nullo.

Tra coloro che vi hanno preso parte c’erano anche Doug “WCGRider” Polk ed Andrew “good2cu” Robl, che sono stati però eliminati al quarto e quinto posto: a loro, quindi, Las Vegas questa volta non ha portato fortuna.

Rimasti in tre, considerando anche l’estrema verticalità del payout e tutto il denaro che c’era in ballo, i tre finalisti hanno provato a raggiungere un deal, ma inutilmente: le carte hanno quindi ripreso la parola ed emesso un insindacabile, pesante verdetto.

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Tom Marchese: vincere oltre un milione non è mai sembrato così semplice

E’ stato proprio Tom Marchese ad eliminare Brian Rast al terzo posto, quando i due sono finiti all-in su flop 5 10 6 . Allo showdown Rast girava a 6 , una mano quasi spacciata visto che “kingsofcards” mostrava a 10, ed il board nel completarsi non regalava colpi di scena hollywoodiani.

L’heads-up è stato comunque piuttosto combattuto, con stack molto vicini fra loro e parecchio gioco postflop. Dopo una prima fase di incertezza e sostanziale equilibrio, Marchese è riuscito ad emergere conquistando un prezioso vantaggio nel chipcount, e così dopo aver perso terreno affidava le sue ultime fiches ad una mano come KJ: tutt’altro che brutta in heads-up, ma purtroppo per lui dall’altra parte Marchese trovava AQ, che dopo un board anonimo poteva infine reclamare “il malloppo”.

Grazie a questo successo, lo statunitense porta il totale delle sue vincite in carriera nei tornei dal vivo ad un valore superiore ai 7.500.000 dollari, ma naturalmente come sempre in questi casi sarebbe interessante capire quanti di questi soldi siano davvero rimasti nelle sue tasche: evidentemente, più che abbastanza per continuare a frequentare tornei dai buy-in tutt’altro che popolari.

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