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WSOP 2018: Bonomo fa gioco, partita e incontro! Storico bracciale negli Heads Up

Un rullo compressore

Era nell’aria e puntualmente si è materializzato. Justin Bonomo lascia il segno anche alle WSOP 2018 vincendo l’ambito bracciale, a conferma di uno stato di grazia a dir poco spettacolare. Ottava vittoria nell’anno solare, 14 milioni di dollari vinti in sei mesi dal vivo, 17In the Money” nel 2018  e adesso anche il braccialetto. Insomma, si fa anche fatica a trovare l’aggettivo giusto in questi casi. Di certo la run attuale di Bonomo è più unica che rara e difficilmente lo rivedremo a questi livelli. Ma se pensate che sia solo fortuna, vi sbagliate di grosso.

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Justin Bonomo sono anni che cavalca l’onda del grande poker. Diciamo che il 2018 è l’anno della sua consacrazione definitiva ad alti livelli. Top player lo era già, ha deciso però di prendersi tutte le luci della ribalta con una sfilza di risultati che in pochi possono vantare. E la cavalcata nel “$10,000 Heads-Up No-Limit Hold’em Championship” è l’emblema del suo stato di forma. Sette vittorie su sette, sbarazzandosi di avversari ostici e abituati a questi palcoscenici. Difficilmente si assiste a trionfi così netti e meritati.

Da 4 left al bracciale

Alle WSOP 2018, l’evento#16 riprende il suo cammino nel final day con le semifinali. Un americano, un inglese, uno spagnolo e un olandese. Non si tratta della classica barzelletta zeppa di stereotipi, ma dei giocatori che sognano il trionfo finale. Il player a stelle e strisce è ovviamente Justin Bonomo, il britannico è Jason McConnon, l’iberico Juan Pardo Dominguez, mentre dalla terra dei tulipani arriva Martijn Gerrits. Proprio quest’ultimo in semifinale mette paura a Bonomo portandosi ad un vantaggio di 8:1 in termini di chips. Ma quando ormai la vittoria sembra ipotecata, ecco la rimonta incredibile di Justin che spezza i sogni dell’olandese e stacca il pass per la finale.

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93 mani di puro spettacolo, con Jason McConnon in attesa di conoscere chi sarà il suo sfidante in finale. Si perché nell’altra semifinale, lo scozzese impiega solo 18 mani per spegnere ogni velleità di Juan Pardo Dominguez e ribaltare un pronostico che vedeva favorito l’iberico. In finale di fatto non c’è partita. Dalla mano#7 Justin Bonomo prende il comando nel count e non lo mollerà più. Il suo vantaggio si espande fino a 7:1 e poi fa calare il sipario sul torneo: con 4-4 chiama l’allin del rivale che mostra Q-9. Il board è dalla parte di Justin Bonomo che conquista il suo secondo bracciale in carriera, diventando “Campione del Mondo di Heads Up“. La giusta consacrazione per un giocatore che sta battendo tutti i record.

Il payout dell’evento#16

  1.  Justin Bonomo United States $185,965
  2. Jason McConnon United Kingdom $114,933
  3.  Juan Pardo Dominguez Spain $73,179
  4.  Martijn Gerrits Netherlands $73,179
  5.  Jan-Eric Schwippert Germany $31,086
  6.  Mark McGovern United Kingdom $31,086
  7.  Nicolai Morris United States $31,086
  8.  Kahle Burns Australia $31,086
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