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Daniel Negreanu si inchina a John Hennigan: ecco chi è il re dei limit games che viene dal biliardo

Tutti si aspettavano il settimo braccialetto di Daniel Negreanu, invece è arrivato il sesto di John Hennigan. Una sorpresa? A dire il vero niente affatto, perché “World” è considerato unanimemente (anche dallo stesso Negreanu) uno dei migliori giocatori al mondo, soprattutto nei giochi Limit.

John Hennigan

$10k Seven Card Stud: Negreanu si inchina, vince Hennigan

Il campionato del mondo di Seven Card Stud ha eletto il suo vincitore per il 2019. Si tratta di John “World” Hennigan, che ha privato di questa gioia l’amico e collega Daniel Negreanu, chipleader di inizio giornata e considerato favorito per il settimo braccialetto personale. Un momento che il “kidpoker” attende da quasi 7 anni, ovvero da quando vinse l’HR da 25k delle WSOP Europe di Berlino. L’attesa si dovrà prolungare oltre, perché Hennigan ha deciso di far valere tutto il suo talento in un modo che non ammette repliche.

Negreanu partiva da chipleader a 1,5 milioni in chips, mentre Hennigan ripartiva da 682mila ed era la quarta forza in campo sui 7 qualificati al final table. La prima sorpresa arriva quando Frank Kassela si imbatte in un cooler che lo estromette di fatto dalla lotta per il titolo: chiude scala in sesta quando Chris Tryba chiude colore, rimane cortissimo e uscirà di lì a poco.

Poi è lo stesso Tryba a uscire sesto, imitato da David Singer qualche orbita più tardi, mentre quarto esce Mikhail Semin, ancora una volta in modalità “highlander”. Come nell’H.O.R.S.E. che ha visto chiudere terzo il nostro Dario Sammartino, anche qui il russo è stato l’estremo short stack del tavolo finale, ma qui è riuscito a “sciacallare” qualche posizione, rimanendo miracolosamente “vivo” e terminando la sua corsa al quarto posto.

La vittoria diventa un caso a due tra Hennigan e Negreanu, perché David “ODB” Baker è a sua volta preparatissimo nella specialità ma si è imbattuto in qualche mano sfortunata ed è troppo short per riuscire a recuperare. Infatti Negreanu lo fa fuori e si accosta all’heads up contro Hennigan in testa: 3,4 milioni contro 1.9 milioni.

L’heads up dura quasi 4 ore, in cui Hennigan spiega al mondo perché è ritenuto uno dei più forti. Prima erode il vantaggio di Daniel con pazienza, poi prende il largo e infine Negreanu si può solo adeguare.

Daniel Negreanu

La mano finale

Daniel è rimasto con appena 235.000 , contro gli oltre 5 milioni del rivale. John fa bring-in con 9 e Daniel chiama con il suo 3 . In quarta Hennigan riceve un j e punta, chiamato da Negreanu con 9 . Il copione si ripete in quinta e in sesta Daniel mette dentro le ultime 55mila chips. Si va dunque a scoprire le carte:

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Daniel Negreanu j 4 / 3 9 8 4
John Hennigan a 7 / 9 j 7 a

Hennigan parte davanti con una doppia agli assi e non migliora, visto che la sua settima carta si rivela essere un 2 . Daniel ha dunque ancora chance, perché un 4 o una carta a picche potrebbero regalargli il raddoppio. La sua settima carta è però un 6 e per lui è finita!

Payout del final table

  1. John Hennigan usa $245,451
  2. Daniel Negreanu can $151,700
  3. David “ODB” Baker usa $104,416
  4. Mikhail Semin rus $73,810
  5. David Singer usa $53,621
  6. Chris Tryba usa $40,066
  7. Frank Kassela usa $30,817

Da re del Pool a re dei giochi Limit: chi è John Hennigan

Phil Hellmuth è stato buon profeta, inserendo John Hennigan tra i candidati a insidiare il suo record di 15 braccialetti. La vetta è ancora lontana, ma oggi ci sono solo 8 giocatori che hanno vinto più braccialetti WSOP di “World”. A proposito, se la curiosità vi stesse attanagliando vi spiego la natura del suo nickname. John Hennigan è noto come “World” non per la pelata, come magari si potrebbe ipotizzare, ma per una ragione molto più da gambler. John è infatti un bettor appassionato al punto che “scommetterebbe su qualsiasi cosa al mondo”. Da qui il suo nickname “World”…

Nato a Philadelphia 49 anni fa, John è stato a lungo professionista di Pool, il biliardo americano con le buche e le palle colorate e numerate. Da almeno 20 anni però ha trasferito il suo talento e la sua applicazione nel poker, diventando un grosso specialista delle varianti e in particolare dei limit games.

Il primo braccialetto lo vinse nel 2002, in un HORSE da 2.000$. Due anni dopo arrivò il bis in un 5k$ Limit Hold’em. Per il terzo braccialetto WSOP “World” ha dovuto attendere ben 10 anni, ma ne è valsa la pena: nel 2014 vince il 50k Poker Players Championship. Poi arrivano i successi nel 2016 (10k$ 2-7 Triple Draw Lowball) e nel 2018 (10k$ H.O.R.S.E. Championship), prima del successo odierno. Come vedete, tutti e 6 braccialetti sono stati ottenuti in giochi limit, di cui si può definire Hennigan un autentico re.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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