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Michael Mizrachi

Michael Mizrachi è tornato al Rio con un unico obiettivo: il 4° titolo nel The Poker Players Championship

Due anni di inattività alle spalle ma Michael Mizrachi è tornato al Rio per riprendersi tutto quello che gli appartiene.

D’altronde se sei nato a Miami ma vivi a Hollywood (da non confondersi con la nota località californiana capitale del cinema), in Florida, nella città che ha dato i natali alla più nota catena di casinò del mondo (Hard Rock), non puoi che avere le carte nel sangue.

Michael Mizrachi
Michael Mizrachi (photo courtesy of Pokernews and Erwin Dionisio)

Nella notte a Las Vegas The Grinder (magro e tiratissimo al tavolo) è stato protagonista di una deep run nell’evento 23, $1.500 Eight Game Mix 6-Handed, per scaldarsi in vista del suo torneo: il $50.000 The Poker Players Championship, il torneo più tecnico e duro delle World Series.

Fatale è stata una mano di Pot Limit Omaha contro Connor Drinan che gli ha dato il benservito all’undicesimo posto.

Michael Mizrachi: l’ obiettivo è il quarto titolo nel PPC

Se il Main Event WSOP è considerato la competizione iridata del No Limit Hold’em, il Poker Players Championship (PPC) rappresenta il campionato del mondo dei giocatori professionisti.

Non ci si improvvisa in questo torneo (anche se Viktor Blom nel 2012 pur non conoscendo bene le regole di alcune varianti riuscì ad arrivare 12esimo, ma stiamo parlando di un fenomeno che se lo poteva permettere: ha distrutto i tavoli high stakes del NLHE, PLO e 2-7 Triple Draw).

The Grinder è l’unico che è stato capace di vincere questo super torneo per 3 volte: nel 2010 quando riuscì anche ad arrivare ad essere un November Nine nel Main event (finì quinto). Nel 2012 dimostrò che la sua vittoria precedente non fu casuale, rinvincendo il torneo battendo in heads-up Chris Klodnicki.

Il terzo capolavoro nel 2018, battendo un fenomeno come Phil Ivey quando ci ha provato seriamente per l’ultima volta, chiudendo al nono posto.

La storia del Poker Players Championship

Il primo a vincerlo fu David “Chip” Reese nel 2006 quando ancora si chiamava $50.000 H.O.R.S.E. Il compianto Reese è considerato da Doyle Brunson il giocatore più forte della storia del cash game.

Nei primi 4 anni, si è giocato con 5 varianti, poi si è passati a 8 games: No Limit Hold’em, Seven Card Stud, Omaha Hi-Lo 8 or Better, Razz, Pot-Limit Omaha, Limit Hold’em, Seven Card Stud Hi-Lo 8 or Better, No-Limit 2-7 Lowball Draw e 2-7 Lowball Triple Draw. Potrebbe sembrare un elenco di gironi infernali danteschi ma è la vera essenza del poker americano (solo in un’occasione i giochi sono stati 10).

Una maratona che richiede anche una preparazione fisica e mentale non indifferente e, negli ultimi anni, The Grinder ha cambiato approccio al poker live, cercando di essere al meglio, allenandosi anche nelle arti marziali e sul ring.

 

 

Questo tweet di The Grinder è del 2019 pochi mesi prima dello scoppio della pandemia e dei primi lockdown

Solo un player ha vinto più di una volta: si tratta di Brian Rast (2 titoli). Nessuno come Mike con 3.

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Michael Mizrachi è il giocatore più completo del field WSOP?

Un feeling straordinario con questo torneo che testimonia che forse Mike Mizrachi è il giocatore più completo del field delle WSOP attuali. Ha vinto 5 braccialetti, brillando anche nel No Limit Hold’em dimostrando di essere forte su tutti i terreni minati in cui si è trovato.

I Mixed games sono una specialità della famiglia Mizrachi: il fratello Robert ha in bacheca 4 bracciali vinti nel Dealers Choice, Omaha e Stud. Il gemello Eric predilige più il PLO e NLHE. E’ una famiglia di capioni (originaria dell’Iraq ma di fede ebraica).

Michael anche un ring tra i suoi trofei. Alle WSOP a Las Vegas è andato in the money in 67 occasioni, 2 nel WSOP Europe e 3 online (proprio quest’anno).

Questi i braccialetti vinti da Mike Mizrachi:

  • 2010 WSOP $50,000 Poker Players Championship $1,559,046
  • 2011 WSOPE €10,400 No-Limit Hold’em (Split Format) €336,008
  • 2012 WSOP $50,000 Poker Players Championship $1,451,527
  • 2018 WSOP $50,000 Poker Players Championship $1,239,126
  • 2019 WSOP $1,500 Seven Card Stud Hi-Lo 8 or Better $142,801

Ha vinto più di 9,3 milioni di dollari nelle World Series e vanta anche due titoli nel World Poker Tour.

Nel 2014 è riuscito in un anno a vincere 14,5 milioni nei tornei live.

Nel 2019 la preparazione fisica è stata la chiave: 8 bandierine con un titolo WSOP

Pre-pandemia era tornato su dei livelli importanti grazie anche alla preparazione atletica che gli consentiva di giocare per ore ed ore, come dimostrano le 8 bandierine nelle WSOP 2019 con un bracciale nel $1.500 Seven Card Stud Hi/lo 8 Better.

Dal luglio del 2019 si sono perse le tracce di lui fino a quest’estate quando è stato protagonista nel WPT Venetian DeepStack Championship, (nono posto nella competizione da $5.000, incassando $91.000). Torneo vinto da Chad Eveslage, con 1.200 players al via.

A luglio ha partecipato anche alle WSOP online (tornando al vecchio amore quando era protagonista su Full Tilt e PokerStars pre Black Friday) con tre in the money.

Ha fatto poi una mezza comparsata sempre a Las Vegas nelle Wynn Summer Classic, in attesa di irrompere nella scena delle WSOP la scorsa notte quando è stato protagonista nel $1.500 Eight Game Mix 6-Handed (ha terminato al 12esimo posto a premio), riscaldamento ideale per il grande appuntamento (PPC) in calendario domenica 31 ottobre.

Mike è tornato, anzi The Grinder.  “The Grinder – spiega – rappresenta la mia determinazione ed il mio feroce spirito competitivo ai tavoli da poker”. Un cannibale che ha vinto tutto quello che si poteva vincere ma che vuole scrivere ancora una volta la storia delle World Series of Poker.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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