Giustizia è stata fatta per il caso di rapina che ha sconvolto Torre Pellice, in provincia di Torino, con il sequestro di un imprenditore piemontese e della sua fidanzata, a seguito della vincita di 5 milioni avvenuta nel 2021 con un Gratta e Vinci. E’ una vicenda che vi abbiamo raccontato in ogni suo passaggio.
L’uomo che aveva incassato 5 milioni di euro con un grattino aveva subito due anni fa due rapine nel giro di pochi mesi, nonostante la sua vincita sia rimasta anonima all’apparenza.
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Come è avvenuto il colpo
In realtà qualche talpa ha delle responsabilità in questa brutta storia.Come i criminali sono riusciti a capire che fosse lui il fortunato? Chi ha passato informazioni così sensibili?
L’uomo 33enne dopo la vincita aveva avviato un’impresa di trasporti, forse dando troppo nell’occhio.
Nella seconda rapina (avvenuta una domenica sera da incubo), una banda di criminali originari della Moldavia aveva sequestrato il “fortunato” vincitore e la fidanzata, accogliendoli a casa a volto coperto e armati in modo pesante.
Li hanno rinchiusi in uno stanzino e hanno svaligiato la casa, con un ricco bottino anche con 20 chili di lingotti d’oro più vari gioielli per un valore complessivo di circa 700mila euro.
La condanna del capo della banda a 4 anni
Il capo della banda, il 49enne moldavo che aveva orchestrato il sequestro e la rapina del fortunato vincitore milionario del “Gratta e Vinci” è stato condannato a quattro anni di carcere proprio poche ore fa.
L’uomo, autore anche di una serie di furti avvenuti tra il 2016 e il 2017, è stato arrestato nelle prime ore del mattino di lunedì 29 luglio dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino, su mandato della Procura della Repubblica di Torino.
Cosa è accaduto nel maggio del 2022
Il 28 maggio 2022, insieme ad altri tre complici, il criminale aveva preso di mira la villa a Torre Pellice. Il colpo, degno di un thriller, ha fruttato al gruppo – come detto - un bottino impressionante: circa 700 mila euro in contanti, preziosi, orologi di lusso e lingotti d'oro.
Il gruppo aveva atteso pazientemente l'arrivo a casa delle vittime, una coppia, e li aveva sorpresi all'entrata della villa poco prima della mezzanotte. Armati di pistola, i rapinatori erano entrati in casa intimando ai due di sdraiarsi a terra con le mani sopra la testa, minacciando la loro vita. L’episodio si era concluso solo quando il padrone di casa, con coraggio e determinazione, era riuscito a liberarsi e a chiamare i Carabinieri, dopo un’ora dalla fuga dei malviventi.
Una Scia di crimini
Le indagini hanno rivelato che il 49enne moldavo non era nuovo a tali atti criminali. L'abile rapinatore aveva infatti un passato macchiato di numerosi furti in abitazione, non solo a Torino, ma anche in altre località piemontesi come Cambiano, Mazzè, Susa, Lauriano e Nichelino. I suoi bersagli preferiti erano spesso persone anziane, rendendo i suoi crimini ancora più spregevoli.
La sentenza
La condanna prevede quattro anni di reclusione e una multa di 2.200 euro. Questa sentenza rappresenta una pietra miliare nel contrasto ai furti e alle rapine in abitazione nel territorio, e un monito per tutti coloro che pensano di infrangere la legge e mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini.
Mentre il 49enne moldavo inizierà a scontare la sua pena, la comunità di Torre Pellice e le altre località colpite possono finalmente tirare un sospiro di sollievo, sapendo che un pericoloso criminale è stato portato davanti alla giustizia.
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