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Alessandro Pastura: "la mia carriera? inizia oggi"

Alessandro Pastura, out 135° al Main WSOPSi può ripartire da un errore che ci costa la chiplead al Main Event WSOP con circa 100 giocatori rimasti? Sì, se ti chiami Alessandro Pastura e possiedi la sua onestà intellettuale accompagnata dalla consueta franchezza. Il capitano del team pro Lottomatica non usa mezzi termini nel commentare il suo call con a j al 5-bet allin di Phil "USCPhildo" Collins, nel torneo che può cambiare la vita di ogni giocatore:

"Ho fatto una ca**ata mostruosa", ci rivela candidamente Alessandro, che ha trovato l'avversario con AK vedendo un pot da oltre 6 milioni finire dalla parte sbagliata a segnare la fine del suo torneo.

C'è però un fattore extrapoker che pesa molto, ovvero la stanchezza. Ma Pastura non cerca affatto di usarla come scudo: "Sono due notti che non dormo, sono veramente a pezzi e in quel momento ho del tutto perso la lucidità. Era di certo molto aggressivo, lo avevo avuto al tavolo durante il day 1 e avevo un bel pò di history con lui, ma una fesseria rimane tale. Però tutto questo non cancella la fantastica esperienza di un torneo giocato benissimo, in cui ho dovuto prendere almeno 50 decisioni difficili sbagliandone in tutto tre. Anzi, ti dirò che in un certo senso la mia carriera inizia oggi!"

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Un Alessandro Pastura stremato ma impetuosamente entusiasta ci spiega meglio il concetto "Ora ho la piena consapevolezza di potermela giocare con tutti, anche a questi altissimi livelli. Per questa ragione il lavoro su me stesso - compresa la preparazione psico-fisica a lunghe maratone come questa - sarà da oggi ancora più intenso e motivato!"

Ora per Pastura ci sono gli ultimi giorni di permanenza a Vegas prima della meritata vacanza insieme alla famiglia, per ricaricare le pile in vista di una stagione da affrontare con piglio nuovo. Good luck.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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