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Bernard Tapie acquista Full Tilt Poker: è ufficiale!

bernard-tapieBernard Tapie, ex proprietario del Marsiglia e dell’Adidas, nonché ministro francese durante la presidenza di François Mitterrand, ha siglato un accordo esclusivo di acquisizione di Full Tilt Poker. L’annuncio ufficiale è stato dato pochi minuti fa dalla sede irlandese di Pocket Kings, a Dublino, dal figlio Laurent Tapie, manager director del gruppo del padre.

L’accordo prevede il rimborso di tutti i fondi ai giocatori di FTP ma “è soggetto a determinate condizioni: in particolare vi deve essere una risoluzione favorevole con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti”. Tapie conferma che l’incontro è dato per imminente. Secondo nostre fonti dovrebbe svolgersi nella giornata di lunedì. Al perfezionamento dell'accordo manca quindi l'avvallo del Dipartimento di Giustizia di New York (Doj).

Dublino 18.24: da indiscrezioni la cordata di Bernard Tapie dovrebbe essere formata dal Gruppo Partouche e da un fondo di investimento europeo. Laurent Tapie è stato diversi anni direttore del dipartimento Interactive della nota catena di hotel e casinò (più di 50 in tutta la Francia). Il gruppo Partouche dispone di una licenza internazionale sull'isola di Gibilterra. Tapie dovrebbe detenere il 10% delle quote (notizia in attesa di conferma). Prima dell'accordo, Chris Ferguson era l'azionista di maggioranza relativa con il 19% delle azioni di Tiltware, la holding che contralla il gruppo.

Alderney 18.35: il direttore dell'AGCC, Andre Wilsenach ha difeso l'operato della Commissione da lui presieduta: "avevamo tutto il diritto a revocare la licenza. Full Tilt Poker non è riuscita a dimostrare che gli erano stati confiscati 331 milioni di dollari. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti non ci ha mai consultato durante le indagini ma, in questi casi, i procuratori dovrebbero sentire anche l'ente regolatore".

Parigi 20.10: prime parole di Laurent Tapie dopo l'affare: "abbiamo dimostrato di avere i fondi necessari per coprire tutti i debiti dei giocatori. Non avrei intrapreso questo progetto se non fossi convinto delle sue potenzialità. Il sito potrebbe tornare online a gennaio 2012 ma la strada è ancora lunga". Parleremo a parte nelle prossime ore del progetto del figlio di Bernard Tapie: dal software, al brand e i possibili investitori.

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Dublino ore 20.37: dall’Irlanda, Ray Bitar, l’amministratore delegato di FTP, ha presentato ricorso negli Stati Uniti, attraverso il suo legale di New York Richard W. Levitt, contestando i sequestri nei confronti di tutti i suoi beni personali, i suoi conti bancari  e le quote azionarie che possedeva in Full Tilt Poker e Tiltware. Il dirigente si è difeso: “il mio interesse nei confronti delle mie proprietà è legale ed equo. Le proprietà sono state acquisite a seguito di anni di duro lavoro, svolto nella legalità ed eseguito negli interessi della società. I beni soggetti a confisca non rappresentano ricavi derivanti da attività illecita”.

 Seguiranno a breve altri aggiornamenti

E' possibile seguire in diretta la vicenda anche sul forum di Assopoker!

 

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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