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Casinò: rapina da $1.7 milioni ad Atlantic City, arrestato basista e complici in fuga

Come nei film

Quello che è successo lo scorso 5 novembre al “Bally’s Casinò” di Atlantic City sembrava il set, di un classico film americano. Un assalto al portavalori che stava ritirando gli incassi della casa da gioco, banditi armati fino ai denti pronti a vendere cara la pelle. Un’azione veloce e rapida, alla Tom Cruise di “Mission Impossible“, senza morti o feriti, ma che è valso un bottino da 1.7 milioni. Non era un film e non c’erano attori di livello quel giorno al Bally’s.

Tom Cruise

Da una parte gli agenti di sicurezza del portavalori e dall’altra tre banditi che hanno immobilizzato gli stessi agenti, preso le casse di denaro e poi si sono dati alla fuga. Tutto in 30 secondi o poco più, per mettere a segno un colpo da 1.7 milioni di dollari.

Un’operazione fin troppo perfetta, per non destare sospetti fra gli inquirenti. La polizia di Atlantic City ha capito da subito che in tutta questa operazione, doveva esserci la regia di un dipendente dal casinò. Dagli orari del portavalori, alla precisione chirurgica con cui i banditi sono andati a colpo sicuro, eludendo fra l’altro telecamere e quanto altro.

L’arresto

La notizia per questo motivo non è stata resa nota. Nessun media e nessun giornale infatti hanno dato risalto alla vicenda. Non perché non volessero farlo, ma semplicemente perché dalla polizia non è arrivata nessuna informazione su quanto accaduto. La rapina non è stata notata da alcun cliente e fatta eccezione per gli agenti del portavalori, oltre agli addetti delle casse del Bally’s Casinò, nessun altro era a conoscenza di quanto accaduto. Un buon motivo per spingere gli investigatori a lavorare a fari spenti e senza la pressione della stampa.

Una mossa che ha dato i suoi frutti 25 giorni dopo la rapina. Ieri è arrivato il primo arresto, dopo tre settimane di indagini accurate. Preso il basista della banda, vale a dire il dipendente del casinò che ha fornito le informazioni di vitale importanza per mettere a segno il colpo. Si tratta di Dante McCluney, che in realtà è già da qualche mese un ex dipendente del Casinò. Per anni ha fatto parte del reparto sicurezza della casa da gioco di Atlanta, fino a quando poche mesi fa ha ricevuto la lettera di licenziamento dal “Bally’s Casinò” a seguito della crisi per la Pandemia.

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Recuperato un terzo del malloppo

Gli agenti di polizia hanno fatto irruzione nella casa dell’uomo sempre ad Atlantic City e non hanno impiegato molto tempo a trovare i soldi della rapina. O meglio, un terzo del 1.700.000 dollari che i tre ladri hanno portato via lo scorso 5 novembre. Malloppo diviso in parte uguali, o se preferite: “Stecca para per tutti“. L’uomo non ha opposto resistenza e ha confessato di essere uno dei tre banditi della rapina.

Adesso è caccia agli altri due rapinatori. Al momento la polizia non ha reso noti i loro nomi, scegliendo ancora una volta quel profilo basso che ha dato i primi frutti, con l’arresto del basista. Ma da quanto si evince, dovrebbero avere le ore contate anche i due malviventi in fuga, considerando che le serie delle banconote rubate sono state segnalate fin dal primo momento. Dunque diventa difficilissimo spenderle, senza rischiare di essere rintracciati in qualche modo.

Il “Sommo Poeta” Dante Alighieri

Il colpo è riuscito solo in parte e se inizialmente ha sorriso ai rapinatori, in un secondo momento tutto si è capovolto, grazie anche all’ottimo lavoro degli investigatori. Intanto per Dante McCluney si aprono le porte del carcere e con un nome del genere viene in mente una sola cosa: un girone infernale, di dantesca memoria, dedicato proprio ai ladri con la scritta “Lasciate ogni speranza voi che ivi entrate“. Non sarà un film, ma alla Divina Commedia ci assomiglia molto.

Nel mondo del giornalismo sportivo da quando avevo 16 anni, ho all'attivo quasi 800 radiocronache di eventi sportivi e quasi 10 mila articoli sportivi. Da 15 anni nel mondo del poker, del betting e del gaming. Cavallo di battaglia: "Amici Miei".
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