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Ed anche Musta si trasferisce a Londra… ma in UK il rake aumenta?

Mustapha ‘Mustacchione’ Kanit è stato uno dei primi grinder italiani a scegliere la strada dell’estero: con Marco Bognanni si trasferì sull’isola di Malta, tre anni fa, durante il boom del poker dot it. Da quest’estate, già prima delle World Series, Musta ha cambiato su Facebook il suo status, aggiornando la nuova residenza: da Swieqi a Londra.

E proprio in queste ore il coach di PokerMagia ha confermato di aver fatto una scelta professionale e di vita, sposando la causa inglese, oramai una moda tra i players italiani. La community di giocatori MTT azzurri nella capitale britannica inizia ad essere numerosa con Walter Treccarichi, Giuliano Bendinelli, Andrea Dato e molti altri.

D’altronde, sotto il profilo fiscale il Regno Unito è il top per scommettitori e poker pro  che inoltre hanno la possibilità di giocare su piattaforme con liquidità internazionale online ed hanno una bella offerta live nel cash game.

Ma sono in pochi a potersi permettere una scelta del genere: solo coloro che dispongono di un bankroll importante, per affrontare il costo della vita e le insidie degli MTT dot com (buy-in e alta varianza, considerando i field numerosi). Per Musta non sarà però certo un problema di roll per spese real life.

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Tra poche settimane è facile presumere che sulle rooms online britanniche aumenterà il rake. Perchè? Il Governo permetterà di operare solo alle società che disporranno di licenza rilasciata dalla Gambling Commission britannica (i siti dovranno avere anche una presenza limitata nei mercati grigi). Tradotto? Le compagnie dell’e-gaming saranno tenute a versare il 15% del rake all’erario di Sua Maestà britannica. Non poco. Per fare un esempio, a Malta le società pagano solo il 5% sui profitti, per le licenze class 3.

In futuro, quindi, tutti i poker players dovranno logarsi da rooms con regolare licenza UK, con un sistema di tassazione diverso rispetto ad oggi.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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