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Filippo Candio: il November Nine visto da 2+2

Filippo Candio: l'attesa sta per terminare...Per Filippo Candio, il gran giorno si avvicina, così come per ogni altro November Nine: il tavolo finale del Main Event WSOP 2010 è ormai alle porte, ed anche su 2+2 si discute su quale sarebbe il giocatore che gli appassionati vorrebbero vedere con al polso il braccialetto più importante.

Dopo la scala runner runner che ha permesso a Candio di prevalere su Joseph Cheong in una mano che ormai tutti conoscono, molti appassionati all’estero identificano Filippo come una sorta di prototipo dell’italiano spewer e chiassoso: molti, ma decisamente non tutti. E forse, meno di quanti saremmo portati a credere.

In effetti, in un sondaggio indetto sul celebre forum di poker statunitense, Filippo Candio è attualmente in quarta posizione fra tutti i November Nine: il 10% degli utenti di 2+2 che hanno votato vorrebbe vedere il cagliaritano vincere i nove milioni di dollari riservati al campione.

Alcuni di loro sono mossi da sentimenti forse un po’ cinici, dichiarando che una eventuale vittoria di Filippo farebbe in modo che molti italiani iniziassero a giocare a poker Texas Hold’em. Sappiamo che, quando si parla di poker, l’italiano all’estero è spesso visto come un giocatore scarso, quindi come linfa fresca da portare ai tavoli.

Questo genere di preferenze, tuttavia, va a costituire soltanto una parte del totale. Diversi utenti hanno infatti mostrato una sincera simpatia per la spontaneità del nostro connazionale, ed in qualche modo se alcuni hanno interpretato la sua esultanza dopo quella mano come un gesto irrispettoso, altri ci colgono una passione ancora viva per questo gioco, che rende Filippo Candio molto più umano rispetto ad altri giocatori che spesso si incontrano ai tavoli.

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A sintetizzare questo pensiero ci pensa “gorgeouss”, che scrive: “Se Candio non è la vostra prima scelta, davvero avete perso qualsiasi gioia nella vostra vita. Fra tutti, certamente tifo per il ragazzo emotivo che ama questo gioco, rispetto a tutti quelli che se ne stanno inespressivi di fronte ad un tavolo ogni giorno, con un atteggiamento del tipo ‘Oh, ho appena vinto un coinflip e fatto double-up, guadagnando circa un milione di dollari in equity, è tutto così standard' ”.

E certamente, dal canto nostro ci sentiamo di sposare questa tesi. Altre persone più competenti di noi potranno discutere quella come altre mani da un punto di vista tecnico: il punto probabilmente è un altro.

E’ probabile cioè che pochissimi fra noi potranno mai arrivare a giocare una mano dove in ballo ci sono potenzialmente milioni di dollari, dove una carta può letteralmente cambiarti la vita: chi scrive non è affatto certo che nella stessa situazione non avrebbe fatto almeno altrettanto. Ed è probabile che nessuno, neppure i suoi critici più feroci, possa in tutta onestà affermare con sicurezza il contrario.

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