Vai al contenuto

Francesco Fumanti (PokerMagia): ”perché negli MTT c’è maggiore expected value rispetto al cash game”

Francesco Fumanti, ex grinder di cash game, ha deciso di passare nel mondo degli MTT ed ha voluto compiere questo salto con il supporto di PokerMagia.

Squiz2, il suo nick online, è un ragazzo molto riflessivo ed un vero appassionato del gioco, seppur proprio la carenza di stimoli e la monotonia del cash lo abbia indotto a passare ai tornei. Con lui è interessante capire quali siano state le evoluzioni del cash game in Italia a seguito dei drastici cambiamenti del 2016 (taglio del rakeback).

francesco-fumanti-poker

Francesco, cosa fai nella vita? Puoi presentarti ai lettori di Assopoker?

Per diversi anni ho giocato part-time a cash game. Alternavo questa mia passione per il poker, con l’Università: frequentavo (e sono ancora iscritto) la Facoltà di Fisioterapia.

Un anno e mezzo fa ho deciso di dedicarmi solo al poker e di approcciarmi al gioco in maniera professionale, nonostante nella mia testa ci sia sempre l’idea di finire l’Università, anche in tempi brevi. Non voglio convivere con il magone di non aver finito una cosa che ho iniziato.

Nel cash game a che limiti grindavi?

Giocavo principalmente NL50, a volte anche NL100. Quando il mio focus si è concentrato solo sul poker sono arrivati risultati interessanti. Sono diventato un giocatore vincente negli ultimi due anni.

Perché hai deciso di mollare un gioco che ti vedeva vincente?

In realtà ho perso tutti gli stimoli, non riuscivo più ad aprire un tavolo di cash game. Non ce la facevo a grindare. Avevo perso tutte le motivazioni.

Certo, non è una scelta coraggiosa rinunciare a quella che può essere comunque una fonte di reddito?

Non la vedo così: non è stata una scelta coraggiosa, perché non avevo più voglia di giocare. Il valore atteso ai tavoli non ci sarebbe stato lo stesso perché non c’erano più gli stimoli per grindare seriamente.

Cosa ti ha spinto a passare agli MTT?

Era un passaggio che volevo fare da tempo. Ipotizzando un’evoluzione dell’industria del poker verso i tournaments e la liquidità internazionale, ho fatto i miei conti ed ho capito che in questo settore c’è maggiore valore atteso. Mi serviva un’altra disciplina per ritrovare le necessarie energie mentali.

Come molti cash players confidavi di trovare un field meno ostico rispetto al cash?

Ho parlato con parecchie persone prima di compiere questa scelta ed ho studiato bene il field degli MTT. Ho fatto anche altre considerazioni: il field del NL100+ inizia ad essere veramente tosto. Sono dell’idea che l’ expected value negli MTT sia più elevato.

Come è cambiato il field nel cash game?

Dopo il taglio della rakeback e Vip system, tanti regular medi-scarsi sono scomparsi: riuscivano a giocare centinaia di migliaia di mani al mese e vivevano grazie alla rakeback. Quelli che sono rimasti sono stati costretti a studiare sul serio. Le nozioni GTO hanno iniziato a prendere campo.

Il NL50 è diventato ancora più duro?

Si, nel NL50 ci sono diversi reg molto capaci in media, nel NL100 in su c’è gente parecchio forte e preparata. Ad eccezione di certi orari serali, è difficilissimo trovare amatori.

Negli MTT invece?

Alcuni tornei, soprattutto quelli da 50€ di buy-in in su, possono esserci solo reg è vero. Però la mia idea personale è che il reg medio MTT è più indietro nella preparazione tecnica rispetto a quanto succede ai tavoli di cash game.

Il cash necessita di molto più studio ed analisi: diventa una necessità per i professionisti per sopravvivere. Negli MTT, a mio avviso, si è vivacchiato di più, grazie soprattutto al recinto protettivo della segregazione del mercato italiano.

Il tuo giudizio non sembra positivo sui reg medi nei tournaments.

Vedo tantissimi professionisti MTT che vincono bene nel lungo periodo, pur avendo dei leaks tecnici già a partire dal preflop. E ti parlo di reg che giocano a livelli medio-alti. Senza dubbio il ghetto del .it li ha protetti. I vincenti di medio livello non hanno stimoli a studiare.

Come vedi il confronto potenziale negli MTT con francesi, portoghesi e spagnoli?

Vedo spesso video didattici di pro che giocano su PokerStars.com ed è un poker diverso. Io non ho mai giocato sul .com ma parlando con altri reg mi sono fatto una idea precisa.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

I nostri players medi, in un field allargato internazionale, troverebbero molte difficoltà. Dicono che italiani, spagnoli e francesi siano i più scarsi a livello mondiale: non penso che il livello medio del futuro mercato si alzerà molto, ma sarà comunque stimolante.

Certo, se dovessero unirsi anche gli inglesi ed i tedeschi le cose si farebbero molto più complicate ma anche interessanti. L’allargamento delle frontiere è stato comunque una delle regioni che mi hanno indotto a passare dal cash ai tornei.

francesco-fumanti-pesi

In genere negli MTT la varianza è ben diversa rispetto al cash. Hai già imparato a conviverci?

Sto attraversando, in questo periodo, un primo vero downswing, ma il campione è talmente basso che quasi mi vergogno a parlare di varianza. Però sto iniziando a capire quanto possa essere frustrante.

Come pensi di poter gestire questi momenti?

Parto dal presupposto che più il guadagno atteso è alto e meno sarò oggetto della varianza. Quindi cerco di dedicarmi con tutte le mie energie possibili allo studio. Non c’è altra strada. Certo, negli MTT un colpo può spostare tantissimo. Sono arrivato decimo, di recente, ad un evento TCOOP. Bastavano due showdown favorevoli per vincere. Guardare i risultati negli MTT è un po’ fuorviante da un certo punto di vista.

Sensazioni dopo questi primi mesi nella nuova disciplina?

Ho avuto la conferma che  con il field MTT potenzialmente si possono guadagnare molti soldi. Questo è pensiero di un reg vincente nel NL50 ma con un atteso molto negativo nel NL200 ad un tavolo medio. Il mio ROI è buono ma c’è ancora tanto da fare e studiare. Sono però molto ottimista nonostante sia mancato il grosso colpo.

Parlaci delle tua esperienza in Pokermagia.

Ho iniziato con loro a novembre. Sono stato spinto ad affidarmi ad una scuola come Magia perché avevo timore nella gestione di questo passaggio. Così ho contattato Enrico ‘suited connector’ Fabrizi che già conoscevo.

All’inizio sono stato coachato da Alessandro “alesiena17” Siena, player vincente e simpatico, molto disponibile. Poi sono finito sotto l’ala di Rino Fusco, con il quale avevo già rapporti pokeristici da anni. Anche con Rino mi sono subito trovato molto bene.

Come vanno le lezioni con lui?

Abbiamo, a volte, visioni diverse considerando che io ho un background da cash player e lui una formazione da giocatore di tornei. Durante le lezioni c’è un bello scambio di idee e senza dubbio mi aiuta molto.

Quali sono le difficoltà iniziali per un giocatore di cash che deve adattarsi agli MTT?

Devi capire cosa puoi utilizzare nella tua esperienza passata e cosa no. Senza dubbio un coach ti dà una grossa mano in questo lavoro.

Domanda retorica e scontata: le armi da utilizzare da parte di un cash player negli MTT?

I gioco post flop. Ho notato che anche molti regular sono spaventati dal post flop. Sono convinto che ci sia tanta EV da prendere ogni mano e molti reg rifiutano, in qualche modo, di raccogliere questo valore atteso, esponendosi di più alla varianza.

Cosa invece non deve fare un reg di cash negli MTT?

Deve stare meno attento al bilanciamento. Partiamo dal presupposto che tutti i concetti del cash dovrebbero essere applicati anche nei tornei. A differenza però del cash, nei tornei hai situazioni sempre diverse da affrontare per via sia dei livelli che degli scalini del payout. Uno dei miei maggiori leaks è quello di non riuscire a capire che in certi spot devono essere prese decisioni drastiche.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI