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Francia: società assume ingegneri abili al tavolo verde

carteStanno cadendo tutti i tabù sul poker. Una testimonianza diretta viene dalla Francia, dove una società di servizi di ingegneria informatica, la GFI, con più di 9.000 dipendenti qualificati, ha deciso di selezionare il personale in base anche alle abilità al tavolo verde dei candidati.

La GFI deve rafforzare il proprio organico con altri 100 posti di lavoro da assegnare per una nuova filiale nella Francia occidentale. Alla società di software sono pervenute oltre 1.000 domande e la valutazione si preannuncia difficile. I responsabili del personale sono quindi chiamati ad un delicato lavoro per soppesare nel migliore dei modi, le attitudini lavorative e psicoattitudinali dei numerosi aspiranti.

Per questo motivo hanno organizzato una selezione speciale, il 16 settembre a Nantes, che hanno chiamato “speed recruiting poker” ovvero “il reclutamento alla velocità del poker”. Ed in effetti la software house ha necessità di assumere 100 dipendenti entro pochi mesi. Lo slogan dell’evento suona in questo modo: “GFI, la suite royale de votre carrière”.

Il programma della giornata è molto particolare. Si inizierà con la presentazione della società, per passare ai classici colloqui individuali. A metà giornata vi saranno delle prove suddivise in vari gruppi di lavoro, dopo di che i candidati si sfideranno al tavolo verde in una vera e propria partita a poker!

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Oltre ad essere un ottimo mezzo di valutazione psicoattitudinale, il poker sta diventando anche uno strumento di business per molte software house. Ed il dubbio che sorge è che la mossa di GFI potrebbe essere ambivalente. Da una parte valutare le capacità psicologiche dei candidati e dall’altra assicurarsi esperti per lo sviluppo proprio di un nuovo software di gestione del Texas Hold’em online da lanciare sul mercato.

Per i responsabili del personale della GFI, il poker è un ottimo strumento per capire la personalità dei candidati e soprattutto la loro attitudine nel reagire in modo rapido alle mosse della concorrenza. E non hanno tutti i torti. Anthony Holden, noto scrittore inglese, appassionato del celebre gioco di carte, nella sua opera “Big Deal: a Year as a Professional Poker Player”, ha scritto: “Che gli piaccia o no, al tavolo da poker il carattere di un uomo viene messo a nudo; e se gli altri giocatori gli leggono dentro meglio di quanto faccia lui, deve rimproverare solo se stesso. Se non è, sia abile che preparato a vedersi come lo vedono gli altri, sarà un perdente a carte come nella vita”.  I candidati francesi sono avvisati…

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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