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Giacomo Ita.Dred Loccarini: "Dario Minieri il n.1"

Giacomo Loccarini al tavolo dell'IPT Pro LeagueGiacomo Ita.Dred Loccarini è uno dei più giovani "poker-maghi" in circolazione, che si è fatto largo rapidissimamente sia nel panorama online che in quello live ed è a tutti gli effetti un astro nascente nello scenario pokeristico italiano. Fresco del secondo posto - dietro Dario Minieri - nell'IPT Pro League di Sanremo, che gli è valso 30.000€ di premio, Giacomo ha accettato di rispondere a qualche domanda. Andiamo dunque a conoscere meglio questo giovane e promettente player, nonchè coach di Pokermagia.

AssoPoker: Ciao Giacomo e complimenti per ieri. A vederti al tavolo sembra che tu giochi da una vita...ma in realtà da quanto tempo giochi a poker e come è nata la passione?
Giacomo Loccarini: Grazie innanzitutto! Gioco a Poker da circa un anno e quattro mesi, da quando lo scoprii a casa di amici...prima non conoscevo nemmeno le regole dell’Hold’em! Mi sono subito appassionato e ho deciso di iniziare con un po’ di online partendo dai freeroll, poi S&G da 50 centesimi e tutta la trafila… in sei mesi sono arrivato a giocare sit da 100 €. Successivamente ho anche iniziato a giocare live e il mio miglior risultato è giunto proprio ieri, con il secondo posto all'IPT Pro League di Sanremo dietro Dario Minieri. Prima di allora avevo come best un 11° posto all’Ipt di Venezia, dopo essere stato chipleader per tre giorni.

AP: Una bella mano che vorresti raccontare agli amici di Assopoker…
GL: Posso raccontare una mano divertente! Me ne ricordo una giocata all’IPT di Venezia. Siamo in bolla e stavo aprendo tutti i colpi, perchè avevo un tavolo weak scared al quale si aggiunge uno straniero che non conosco assolutamente. Io ero il chipleader del torneo e lui aveva dietro circa una volta e mezzo average. Per farla breve, apro da middle Q6off, con questo ragazzo seduto al tavolo da 30 secondi che era sul big blind. Foldano tutti e lui calla da grande buio: flop J43 rainbow, lui checka io cbetto, lui mi raisa x4 e io oversizepusho all'istante. Appena metto le fiches dentro lui folda, gli giro le carte e gli dico "welcome on the table guy!”

AP: Parecchio aggressivo!
GL: Beh si, diciamo che è raro trovare qualcuno più aggro di me, ma poi dipende: i tornei sono giocoforza particolari, non è possibile mantenere sempre lo stesso atteggiamento. Vado a fasi, una fase tight, una fase maniac, una fase media… la bravura di un giocatore sta molto nel saper impostare diversi tipi di partita.

AP: Cosa rappresenta per te Pokermagia?
GL: Una bellissima opportunità! Quando Somfranz e Mandrake mi hanno proposto di entrare a far parte di questo progetto ho pensato che sarebbe stato molto interessante fare qualcosa nel mondo del poker che non fosse solamente giocare.

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AP: Tu sei giovanissimo, ma nella tua attività di coach ti è capitato di avere degli allievi più vecchi di te?
GL: Sono classe 1988 e spesso mi è capitato di avere allievi anagraficamente più grandi di me ma non cambia nulla: cerco di approcciarmi nella stessa maniera con tutti, forse è un po’ più difficile insegnare a persone “adulte” che a ragazzi, i quali hanno in genere un’apertura mentale più ampia. Inoltre, per quelli che giocano da tanto tempo non è facile rimettere in gioco convinzioni che li accompagnano praticamente da quando hanno cominciato a giocare, anche se derivano da thinking process palesemente errati.

AP: Per te è arrivata anche una sponsorizzazione per giocare live…
GL: Si, da parte di Italypoker. Credo che siano venuti a conoscenza di me grazie a Pokermagia, mi sponsorizzano i Buy-in di molti tornei, qualcosa come 9 IPT e 3 main event di Italian Rounders. Io li ringrazio per avermi notato in mezzo a un panorama come quello italiano che comunque è in forte crescita e pieno di giocatori potenzialmente molto forti.

AP: La persona che stimi maggiormente nel mondo del poker?
GL: Come giocatore, a livello italiano, per me il più forte di tutti è Dario Minieri. Prima lo pensavo solo per il fatto di essere cresciuto nel suo mito, ma dopo averci giocato qualche volta contro me ne sono reso conto personalmente. E poi non posso non citare Mandrake e Somfranz, che oltre ad essere due giocatori straordinari mi hanno anche aiutato moltissimo ad inserirmi in questo meraviglioso mondo.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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