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Gus Hansen in lutto: morta la madre

Gus HansenUna triste notizia ha squarciato l'entusiasmo di una grande notte di poker, in cui noi appassionati italiani stavamo seguendo le gesta dei players azzurri rimasti in gioco al Main Event WSOP: è venuta a mancare la madre di Gus Hansen.

Il top player danese lo ha annunciato sulla sua pagina di facebook, ricevendo le condoglianze di tutto il mondo del poker, a cui ovviamente si vanno ora ad aggiungere anche le nostre, a nome della redazione e della community tutta di Assopoker.

Non sono per ora note le cause, tuttavia potremmo - il condizionale è tuttora d'obbligo - aver trovato il motivo della assenza di fatto di "The Great Dane" dalla fantastica kermesse delle WSOP 2010. Anche se al centro di una serie di ripensamenti e "crisette" varie, la carriera di Gus Hansen mancherebbe solo di un titolo WSOP per potersi dire veramente completa, e ribadire il suo diritto di cittadinanza nell'olimpo del poker.

Davanti a certi accadimenti però, qualsiasi obiettivo personale e/o professionale deve subire un brusco arresto, e da questo punto di vista la morte di una madre è qualcosa di assolutamente impareggiabile. Ne sa qualcosa anche Daniel Negreanu, che è dovuto passare da questa durissima prova circa 8 mesi fa.

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Come già detto prima, ci uniamo al dolore di Gus Hansen per questo gravissimo lutto.

Assopoker Staff

 

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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