
Tutto è cominciato con una sessione di Pot Limit Omaha ai limiti 500$/1000$ che ha visto protagonisti proprio Tom ‘durrrr’ Dwan e ‘Ziigmund’. Nell’arco di questa sessione Tom Dwan è risultato vincente di 235,000$, ha cambiato tavolo perdendo circa 100,000$ contro Phil Ivey e se n’è dunque andato. Naturale quindi che lo scontro si spostasse fra i due, Ivey e ‘Ziigmund’, ma anche qui le cose per Ilari non sembrano migliorare. Infatti, esce a pezzi anche da questa sessione, perdendo alcune centinaia di migliaia di dollari. Ed è a questo punto che accade l’irreparabile.
Ilari aveva infatti di fronte a se due scelte: mollare tutto ed andare a scacciare la frustrazione per il denaro perso in qualche bel locale di Helsinki, oppure mettersi ad azzardare pesantemente, giocandosi altre centinaia di migliaia di dollari in allin preflop al buio contro Ivey, l’unico che accetta di prendere parte a questi folli coinflip. Davvero dobbiamo dirvi quale sia stata la scelta del finlandese?
Con puntate da 100,000$ a testa ed alcune fino a 200,000$ per ciascuno, i due hanno iniziato ad andare in all-in preflop, ed un Phil Ivey in stato di grazia non faceva altro che vincerne uno dopo l’altro, fino a sei consecutivi, con ‘Ziigmund’ che era capace di una sola parola. “More”, di più.
In questo modo è riuscito a bruciarsi nell’arco dell’intera giornata qualcosa come un milione duecentomila dollari, di cui la metà persi a questo modo, che sarebbero potuti diventare di più se solo Ivey non fosse dovuto andarsene. La frustrazione di ‘Ziigmund’ si riassume tutta nella funerea ironia che chiude la chat fra i due: “Niente Londra – dove si svolgeranno le WSOPE e l’EPT – sto per buttarmi giù dal balcone”. Ivey naturalmente lo diffida dal farlo, ben sapendo che sta comunque scherzando, e chiude la giornata con uno stato d’animo ben diverso ed un milione di dollari di guadagno.
Solo mezz’ora dopo, sul suo blog Ilari riversa tutta la sua amarezza, in un evidente quanto comprensibile stato di eccitazione: “Sono andato in tilt, il che mi fa arrabbiare in modo tremendo perché pensavo di poter mollare il tavolo una volta che mi rendevo conto che non mi interessava più quel che stavo facendo”. E ancora: “Sto per partire per la maledetta Londra la prossima settimana, dove giocherò le maledette WSOPE, il dannato EPT, la Cesar Cup e tutto questo genere di cose: spero di uscire al primo livello così non sarò costretto a partecipare a questo gioco idiota circondato da ragazzini orribili che lo amano, quando questo gioco è una maledetta puttana”.
Ilari si propone quindi di prendersi qualche giorno di pausa, augurandosi che una buona dormita e un po’ di tranquillità lo aiutino a sbollire la rabbia e tornare ad amare il poker, almeno per quando si troverà a Londra. Il poker per una notte lo ha forse tradito, e lui certo non ha fatto niente per evitarlo, ma uno come lui se vuole può tornare ad amarlo e farsi amare da questo gioco, a patto di trattarlo con la dovuta gentilezza.