Oggi incontriamo un personaggio particolare. Un ragazzo romano dalla personalità forte, che dietro un'apparenza aggressiva nasconde grande cuore ed umiltà. Un giocatore buono per tutte le stagioni, sia live che online. In due parole, Gigetto Pignataro. Non lo intervistiamo dopo una grande impresa live, o dopo uno dei tanti bei risultati online.
La chiacchierata con Gigetto è per scoprire il giocatore e l'uomo, per capirci di più su come sia fatto questo 25enne che riesce ad essere uno dei pochi live players ad essersi guadagnato il rispetto della esigente comunità del poker online.
Assopoker: A vederti sembra che tu sia nato su un tavolo da poker. Ma la storia d'amore col THE quando inizia per Gigetto?
Gigetto Pignataro: Eheheh..adoro pensarlo anche io di esserci nato. Inizia circa 8 anni fa, ai micro limiti (mtt live da 10€ e cash minuscoli 0.50-1), per poi arrivare ai limiti italiani piu ambiti. Ho dato tutto me stesso, dal poker classico a 5 carte fino al NLHE ed alcune varianti. Diciamo che ho dato tanto e ricevuto altrettanto.
AP: Cosa facevi prima di diventare pro?
GP: Ho interrotto gli studi al 2° anno di liceo: odiavo studiare,ci piangevo anche da quanto l’odiavo! Ho provato ad andare a lavorare con mia mamma che aveva tre negozi, ma alzarsi alle 6 dopo essere tornato alle 3 dal poker non era il massimo....E già dai 17 anni mi diedi al poker
AP: C'è qualcuno che ti ha guidato? Hai avuto maestri?
GP: Ho iniziato a giocare nei torneini di poker a 5 carte, dove ho conosciuto praticamente tutti i top 30 giocatori di Roma. E credimi, nessuno è rimasto indietro. Dario Minieri, Cianfanelli, Stivoli, Confiteor, Datino, Fiore, Ruggeri, Fabretti e tanti altri. Poi si sono aggiunti tanti altri ragazzi dall'online che meritano altrettanto rispetto. La scuola romana mette abbastanza pressione. Anche Bologna va forte: lì devo ancora conoscere un giocatore scarso...ma Roma è Roma!
I miei maestri sono 2 o 3: stavo ore e ore dietro la sedia di Umberto Cianfanelli a poker e telesina, dove credo di aver appreso la velocita di pensiero, le size, i tells e via dicendo. Anche Dario era già un piccolo mostro a poker e telesina. Io rimanevo ad osservare, non avendo bankroll adeguato ai tempi, ma ero una spugna, assorbivo tutto per poi sprigionarlo nel mio piccolo. Fu Dario Minieri a spiegarmi le regole base del THE. Ancora ricordo quando mi disse "gioca le coppie da 66 in su, e tutte le carte la cui somma fa 20 e 21...Ai tempi funzionava, ora i range vanno analizzati diversamente. Anche online guardare lui e obbedire agli ordini quando sbagliavo mi è stato utilissimo: mi obbligava a fare resti in bianco, e il mio mouse tremava per la paura di trovarli pieni, ma sapevo che quella mossa era giusta. Anche Stefano Fiore è stato molto utile: ho subito più bluff da lui che da chiunque altro! Mi faceva passare da meglio e mettere da peggio....lol....ma tutto questo alla lunga mi è servito tantissimo!
AP: I tuoi amici ti descrivono tanto bullo ed aggressivo al tavolo, quanto buono ed amicone fuori. E' così?
GP: Eheh è proprio cosi....non penso di conoscere una sola persona che appena mi ha conosciuto mi ha voluto bene: risulto scontroso e arrogante, ma è solo il mio modo errato di pormi. Basta un'ora per amarmi. Fuori? non penso di avere nemici, a meno che non lo siano di nascosto...
AP: In un certo senso, tu incarni una sorta di modello di giocatore live. Però, al contrario di molti di questi players, tu spacchi anche online. Dov'è che ti senti più "a casa tua"?
GP: Ovviamente nel live adoro osservare il tavolo ed avere più history possibile quando giocherò una mano. Spaccare on line..beh non esageriamo, diciamo che mi difendo, non amo rimanere indietro e la competizione mi spinge a fare bene anche in altri campi. Ma se non si credesse in se stessi come si potrebbe andare avanti?
AP: A tal proposito, viene spontanea una considerazione: al momento hai circa 240mila euro di vincite solo in tornei live, a cui andrebbe aggiunto quanto hai vinto finora sulle varie piattaforme online. Possibile che nessuno abbia pensato a Gigetto come testimonial?
GP: Lo penso spesso, ma soprattutto mi viene chiesto almeno 2 volte al giorno da terzi. Credo di sapere il perchè: il motivo penso sia il trash talking nelle chat delle rooms. Mi capita spesso, cosa che ora dopo aver capito che mi ha danneggiato tantissimo cerco di evitare. Quando ho uno scarso al tavolo, che magari mi "scula" e vince, non riesco a non dirgli “somarello”, e da lì parte l'escalation....ma addesso basta, farò il bravo!
Non perdo mai la speranza che qualcuno si accorga di me anche se devo dire che la verità: ormai non ci penso quasi più. Certo un aiutino sarebbe davvero importante per la tranquillita economica e mentale. Cerco di fare sempre meglio e un bello sponsor comunque ce l’ho anche io: ”LE MIE SPALLE”.....
AP: Com'è la giornata tipo di Gigetto-grinder? Quanto multitabli al massimo?
GP: Ho provatoa grindare sit&go ma nel lungo periodo ho sempre chiuso sopra qualcosina o breakeven. Quindi spesso mi dedico piu’ al profit piuttosto che a massare . Sit al massimo ne aprivo 12, e forse è quello il motivo per cui non ho mai spaccato lì. E poi non ho mai fatto sit per piu di 2 ore, mentre ne servirebbero almeno 6.
Vivo giornate da vero grinder quando decido di impegnarmi a fare tutti gli mtt che partono su 3 rooms, dalle 17:00 alle 01:00. Se vai in fondo si arriva alle 03:00/04:00, quindi 10/11 ore di gioco, e nel momento di punta ho anche 10/12 mtt aperti. Ultimamente faccio parecchi hu da 100 e non mi trovo male. E' una disciplina in continua evoluzione e nonostante io non sia un regular di hu, parecchi regulars non si segnano contro di me e io contro di loro.
AP: In questi giorni ci sono le SCOOP. Tu di questo tipo di competizioni hai decisamente un bel ricordo, visto il grande successo nella tappa 6-max delle ICOOP l'anno scorso. Quest'anno come sta andando?
GP: Come l’anno scorso mi sono gia iscritto a quasi tutte investendo circa 1300 euretti. L’anno scorso spesi 750 euro e feci cash out per 40.000. Quest’edizione per ora me la sono ripagata con un bel settimo posto al torneo Heads up (oltre 1600€ di vincita, ndr) e un itm da 140€. Certo, ne mancano ancora diverse.....magari si vince un altro braccialetto chissà...sarebbe fantastico.
AP: Visto che sei sempre schietto, ci dici chi o cosa non sopporti nell'attuale mondo del poker?
GP: Mah,come hai detto tu prima sono amicone di tutti e mi hanno insegnato che bisogna rispettare chiunque. Antipatie particolari non ne ho, questo è il mio mondo e mi piace così com’è in tutto e per tutto, nelle gioie e nei dolori.
AP: Chi invece stimi più di tutti?
GP: Stimo tutti coloro che si sono creati un piccolo spazio in questo sport/disciplina, organizzatori e giocatori.
AP: Spesso ti proclami il numero 1, e in ogni caso mostri sempre grande fiducia e consapevolezza nei tuoi mezzi. Ma facciamo un giochino: che qualità vorresti tra quelle che non hai? E che difetto cancelleresti di te, se potessi?
GP: Da un po di tempo ascolto sempre quello che mi viene detto dalla mia ragazza Ramona, e da uno dei miei migliori amici Swissy. Loro mi hanno trasmesso la voglia di fare bene nei tornei e nelle partite a buy in minore. Un giorno vidi Claudio ad un torneo da 330 a campione dove si partiva con 10.000 chips. L’avarage era 22.000 chips, i blind erano 400/800 ante 100 e lui aveva 19.00. Gli dissi: ”cico ma ancora non butti tutto dentro?” e lui mi rispose: “champ se lo devo buttare non mi iscrivo per niente”. Io feci un sorriso e me ne andai, ma quella frase mi ha scosso molto, avevo capito che mi era un pò sfuggito qual'è il valore dei soldi nel nostro lavoro. Non importa che torneo o che sessione di cash stai facendo, se hai deciso di sederti devi sempre dare il massimo. Ramona invece lo dice semplicemente per me, perchè non e bello buttare via tornei piccoli solo perche ormai tutti pensano solo ai tornei con buy-in alti.
Il difetto che cancellerei? cercherei di farmi amare dal primo minuto e non dopo un'ora.
AP: Soldi a parte (che sono componente fondamentale e si sa), qual'è stata la gioia più grande che ti ha regalato il poker fino ad oggi? e quale la più cocente delusione?
GP: L’emozione più grande? E’ quella di aver guadagnato - col tempo e il sudore - il rispetto, e parlo soprattutto del rispetto da parte di chi rispetto io per primo! E’ un po materiale, banale e forse scontata ma la più cocente delusione è il push con AT contro Liv Boeree, ossia l’eliminazione al 23° posto all’EPT di Sanremo. Non so cosa mi distrugge di più, se l’errore del push discutibile o il fatto di non sapere quando mai mi ritroverò in quella situazione, con quel field di giocatori lasciati alle spalle, con quel prizepool e con il sogno più grande ad un soffio da me....ho ancora i brividi a pensarci.
AP: Cosa pensi che manchi al poker italiano per affermarsi con costanza anche sul piano internazionale?
GP: Il poker italiano è in continua evoluzione, e in appena un anno il livello medio dei nostri giocatori si è alzato in maniera sorprendente. I tavoli nei circuiti italiani non sono più degli acquari pieni di pesciolini: ci sono sempre più giocatori qualificati, consapevoli di quello fanno. Insomma, i biondoni stranieri con gli occhi di ghiaccio non devono stare attenti solo ai loro connazionali, ma anche a coloro che portano la bandiera tricolore sulle spalle! Basta figuracce, ci siamo anche noi e ci faremo sentire!
AP: Cosa dobbiamo aspettarci da Gigetto per questa seconda parte di 2010?
GP: Beh giocherò il piu possibile le tappe italiane, concentrato al massimo e facendo selezione tra quelle più importanti. Proverò 2 o 3 EPT, dato che l’unico giocato quest’anno non e’ andato affatto male....a parte l’amarezza che piano piano sta svanendo, sono soddisfatto della mia prestazione e del mio risultato.
AP: Wow Gigè, è stata una lunga e bella chiacchierata!
GP: Vorrei ringraziare di cuore gli amici di Assopoker, staff compreso, che svolgono sempre il loro lavoro con grande professionalità. Un abbraccio sincero dal vostro Luigi “Gigetto Number1” Pignataro. A presto.
Domenico "Stee Catsy" Gioffrè