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Intervista a StupidSte: da “Magic – the Gathering” al Sunday Special

Come ricorderete, il vincitore del Sunday Special di Pokerstars.it della scorsa settimana era un assopokerista doc, Stefano “StupidSte” Romano. In attesa che difenda il titolo, lo abbiamo intervistato scoprendo molti particolari interessanti di un ragazzo – e di conseguenza un giocatore – mai banale.
Ma oltre ad una persona interessante, Stefano (foto) è anche l’ennesimo esponente di quella scuola di players che sono arrivati al poker provenienti dall’esperienza in “Magic – The Gathering“, celebre gioco di strategia che ha già dato al poker un numero altissimo tra campioni e ottimi players: da Dario Minieri a Noah Boeken, da Isaac Haxton a David Williams, da Justin Bonomo a Brock “t_soprano” Parker.

E noi andiamo a conoscerlo meglio, il nostro ‘StupidSte’!

Assopoker (da adesso A): Bene, bravo, bis. Le congratulazioni sono d’obbligo per una vittoria schiacciante come la tua. Pensi di ripeterti oggi?

StupidSte (da adesso S): Si effettivamente mi è piaciuto abbastanza vincere quindi penso di farlo di nuovo (ride)


A:
Scherzi a parte, chi è e da dove viene Stefano Romano?

S: Ho 25 anni e sono di Ivrea ma vivo a Trieste, dove sto per iniziare il secondo anno di dottorato in fisica matematica alla Sissa, che è una scuola di dottorato/centro di ricerca.


A:
E il poker? so che anche tu ci sei arrivato dopo aver giocato molto a “Magic – The Gathering”. Mi dici in cosa M:TG è in qualche modo propedeutico al texas hold’em?

S: Sì, a Magic ho giocato 10 anni circa, e ogni tanto ci gioco ancora. Nel passaggio al THE credo siano tre gli elementi importanti:
Mindset. Per questo intendo principalmente la mentalità di considerare un giochino di carte in cui conta la fortuna come una cosa seria da imparare.
Pensiero multilivello. Questo a Magic c’è, e conta anche molto (anche lì in un certo senso esiste il bluff, eccetera).
Varianza. Anche se non in senso stretto, giocare a Magic ti da’ un minimo di idea di cosa sia la “varianza”; per uno che ha giocato a Magic è forse un po’ più facile capire i “downswing” e l’importanza di concentrarsi solo sulla qualità del gioco piuttosto che prendersela con la sfortuna.


A:
bene, molto interessante. E il poker? da quanto sei planato sul pianeta THE? Ci sei arrivato come cash player o tournament player?

S: Gioco a poker da 4 anni, e fino all’avvento delle “.it” ho giocato praticamente solo cash game, con qualche sporadica escursione nei MTT (multi-table tournaments, ndr). Poi ho progressivamente mollato il cash e adesso faccio praticamente solo MTT.

A: C’è una ragione precisa?

S: Ho sempre giocato cash game a bassi livelli, e in ogni caso faticando un bel pò. La pressione psicologica delle battaglie quotidiane con i regulars, la gestione del tilt… sono componenti in cui mi sento in deficit, e senza di esse (soprattutto la seconda) non puoi pensare di fare molta strada nel cash game. Inoltre, da quando ho iniziato a giocare MTTs in maniera più consapevole, devo dire che sto scoprendo di essere molto più portato, e poi i tornei sono in generale più divertenti del cash.


A:
StupidSte come si colloca nella eterna disputa live-online?

S: Personalmente, preferisco di gran lunga l’online, per le ragioni di cui si discute spesso (controllo della varianza, possibilità di multitabling etc). Aggiungerei anche il fatto che il live è in generale abbastanza noioso, se consideriamo solo il poker in sè. Detto questo, giocare live occasionalmente con amici/gente simpatica è figo e lo faccio volentieri.


A:
E che tipo di giocatore ti ritieni? Come definiresti il tuo stile?

S: Credo che il mio stile sia piuttosto standard per la maggior parte dei tournament players, molto solido all’inizio e abbastanza LAG ogni volta che si puo’ (tutte le bolle, fasi finali in generale). Rispetto alla media credo di foldare meno della maggioranza in spot marginali (dove non è chiaro se la mia equity contro il range avversario è molto buona), e tendo in generale a rischiare mediamente di più quando sono ancora distante dalle posizioni che contano.
Inoltre sono abbastanza bravo nei coinflip (ride)

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A: Cosa ha influito di più sulla tua formazione di giocatore? Libri, forums, altro?

S: I libri direi quasi zero, per quanto mi riguarda. Ad esempio “the poker mindset” mi è piaciuto, ma mi sarebbe servito di più se lo avessi letto molto prima…
Per i forums invece il discorso cambia, sia da un punto di vista dell’apprendimento (2+2 su tutti) sia da quello del conoscere gente che condivida la tua stessa passione e sentirsi parte di una community, li trovo di un’utilità estrema. Assopoker poi, è una community a cui sono molto legato, che nonostante l’incredibile numero di utenti riesce a rimanere molto interessante sotto il profilo tecnico.


A:
torniamo al Sunday Special di una settimana fa. Riviviamo il final table di “eazygame.it” (è il nickname di Stefano su Pokerstars.it, ndr). Ti sei rivisto? Come ti giudichi e quali avversari ti hanno maggiormente impensierito?

S: Sì, ho visto il replay e penso di aver giocato piuttosto bene/standard, ho avuto solo un paio di spot tirati in cui non son sicuro di aver fatto la cosa migliore, ma perlopiù ho “runnato super hot” (per chi non conoscesse il linguaggio dei pokeristi online vuol dire che ha visto belle carte, ndr).
Tra gli avversari Trippalippa (che è un altro assopokerista, Stefano “Fosco77” Foschini, ndr) mi è sembrato solido e aggressivo e mi ha dato qualche problema. Quello che forse mi ha impensierito di più è Anvedistars, un 3bet maniac che ho avuto al tavolo poco prima del final table, e con cui mi sono dovuto adattare. Mi è sembrato molto capace.

A: 18mila euro sono una bella cifra. E’ la tua più alta vincita di sempre? E come pensi di gestirla/spenderla?

S: Ho vinto qualche piccolo torneo online e fatto un po’ di piazzamenti, ma è il mio più grosso risultato di sicuro. Non gioco MTT da molto (qualche mese).
Sì, è stata una bella soddisfazione anche come cifra, ma naturalmente è solo un torneo, mentre io sono tutto proiettato verso il “long run“. Comunque, penso che mi permetterò qualche torneo live medio/bello, che alzero’ un pochino il mio average stake online (ma non molto, sono un enorme bankroll nit) e che mi comprero’ una moto nuova.


A:
Belle psospettive! Ah, prima di chiudere è d’obbligo una domanda: hai dei giocatori preferiti? O meglio, chi sono i players che stimi di più?

S: mmmh, direi Andrea Piva e toms2up (Tommaso Briotti, ndr) tra gli italiani, mentre tra gli stranieri – per non sbagliare – dico Chris Moorman e Mike “timex” Mcdonald.


A:
Ok Stefano, è stato un vero piacere. Adesso concentrati che tra poco inizia il ‘Sunday Special’. E mandaci una foto della nuova moto!

S: Ok, lo farò. Intanto grazie a te e a tutti gli amici del forum che mi hanno seguito per tante lunghe ore domenica scorsa!

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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