Il giornalista Kevin “Kevmath” Mathers, in passato gestore dell'account Twitter ufficiale delle World Series of Poker (e molto vicino ai vertici di Caesars) ha lanciato la bomba nella giornata di ieri, cinguettando: "ho parlato con un dirigente di alto profilo delle WSOP la scorsa notte. L'edizione live delle WSOP si giocherà nel 2021. Le date stabilite però saranno in un periodo diverso" inusuale rispetto al tradizionale appuntamento, in calendario ogni anno da fine maggio a metà luglio.

WSOP 2021 nella seconda parte dell'anno?
L'autorevole voce di “Kevmath” si unisce ai rumors che da due settimane girano per la Strip di Las Vegas, ovvero che l'edizione 2021 delle World Series si disputerà in autunno.
E' arrivata però la frenata da parte del direttore esecutivo della manifestazione Ty Stewart: "non sono sicuro con chi abbia parlato Kevmath, ma è presto per fare commenti ufficiali", ha dichiarato a CardsChat News.
Stewart ha affermato che il destino delle WSOP 2021 dipende dalle linee guida fornite dai Governi locali (Clark County e Stato del Nevada), oltre naturalmente dall'esito della campagna vaccinale. Quella di Ty Stewart in realtà è una mezza ammissione e già il fatto che non smentisca nulla è un buon segnale.
La decisione dipenderà dalle scelte della Clark County e dello Stato del Nevada
Nella seconda parte del 2021 potrebbero esserci parecchie probabilità di ospitarle: "tutti cercano di prevedere quando la percentuale di vaccinati sarà molto alta ed in molti sostengono che è probabile che si arriverà a questo punto solo nella seconda metà del 2021. Siamo determinati a garantire la sicurezza ed i comfort dei nostri giocatori, questo rimane al primo punto del nostro lavoro".
Le politiche delle WSOP dipendono tutto dalle strategie del Nevada, come logica impone ma anche dall'andamento della campagna vaccinale negli Stati Uniti che sta procedendo in maniera relativamente veloce. Non avrebbe senso organizzare la kermesse solo con i residenti statali, meglio quindi aspettare qualche mese in più e spalancare le porte del Nevada e del Rio.
Per i giocatori europei non sarà facile partecipare tranne per quelli immunizzati.
Il governatore del Nevada Steve Sisolak ha recentemente consentito ai casinò di operare al 35% della capacità massima, rispetto al 25% dei tre mesi precedenti. Dal 15 marzo, si passerà addirittura al 50%.
Dall'1 maggio le decisioni rientreranno nella sfera delle Contee, a seconda del numero dei contagi. A quel punto Clark County (Las Vegas è sotto la sua giurisdizione) potrebbe dare un impulso ancora più forte, con una decisa riapertura delle sale da gioco in vista dell'estate, ma dipenderà molto da fattori esterni legati all'emergenza sanitaria.