

[imagebanner gruppo=gazzabet]Possiamo affermarlo a voce alta: a Trento è accaduto un vero Miracolo. Per una volta un politico italiano è riuscito a cogliere la differenza sostanziale tra i giochi da casinò e il poker nella sua versione sportiva (quando parliamo di sport ci riferiamo sempre ad eventi low buy-in e freezeout, come delineati dalla Corte di Cassazione).
Nella disputa per il circolo di Levico Terme, è intervenuto Filippo Degasperi, consigliere provinciale di Trento del Movimento 5 Stelle. La sua interpellanza suona chiara:
"Lascia perplessi la decisione della polizia amministrativa della provincia autonoma di Trento di autorizzare serate casinò con roulette nella sede di una Asd e poi vietare l'organizzazione di tornei di poker sportivo durante le scorse festività natalizie in un'altra Associazione dilettantistica di Levico Terme”.
“Qual è la posizione della giunta della Provincia Autonoma in merito al gioco d'azzardo? Si pensa di revocare l'autorizzazione delle serate di casinò e dare quella per il poker che è un gioco d'abilità riconosciuto anche dal Consiglio di Stato, oppure si andrà incontro all'ennesimo ricorso al Tar?".
Per una volta assistiamo ad un intervento lucido e confortato dal buon senso in materia. L’avvocato dell’Asd di Levico Terme ha precisato a GiocoNews che il poker sportivo non è stato autorizzato e che è pronto il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale.
Ha creato non poche polemiche, la precedente decisione di negare l’organizzazione di tornei di poker sportivo. Ora il Consigliere del Movimento 5 Stelle denuncia che in un’associazione dilettantistica si stanno organizzando addirittura serate (autorizzate) dedicate al gioco della roulette, in barba a qualsiasi legge ordinaria dello Stato. Una provincia Autonoma può avere il potere di derogare al codice penale?
La denuncia di Degasperi prosegue: "Il regio decreto che disciplina l’offerta di gioco nei servizi pubblici subordina l’autorizzazione al rilascio della tabella dei giochi proibiti del Comune e vieta anche il poker, prevedendo però la deroga per il Texas Hold'em e per le serate casinò con roulette, e che la giurisprudenza penale sul poker sportivo rispetto all’amministrativa non qualifica come reato l’evento non autorizzato se non c‘è un apprezzabile vincita economica pur non quantificandola; nel 2008 il consiglio di Stato si è pronunciato sul poker sportivo qualificandolo come attività ludico-sportiva e dunque lecita".
Jacopo Zannini, membro dell’assemblea provinciale di Sel Trentino, denuncia l’autorizzazione concessa al circolo di Levico Terme: “In questo panorama preoccupante veniamo a conoscenza che, su richiesta di un legale, un’ associazione sportiva è stata autorizzata il 24 dicembre, dalla Provincia Autonoma di Trento, ad aprire un casinò all’interno della propria sede. Come forza politica, Sel esprime la propria preoccupazione e la convinzione che questa autorizzazione possa rappresentare un precedente nello sviluppo di una pratica pericolosa come quella del gioco d’azzardo”.
