L’anno scorso Chris Moneymaker, campione del mondo delle World Series Of Poker del 2003, ha girato il mondo in lungo e in largo per il suo “Moneymaker Tour”, durante il quale ha assegnato un buon numero di Platinum Pass.
Nel mese di dicembre, uno dei blogger più seguiti ed apprezzati del mondo, Chad Holloway che collabora da tanti anni con PokerNews, ha raggiunto Moneymaker al Seminol Hard Rock, nel sud della Florida per bloggare il torneo a cui prendeva parte.
La mano
Chad ha seguito una mano dell’Ambasciatore di PokerStars quando era in corso il livello numero 8, 400/800/800.
Moneymaker ha limpato da UTG trovando il rilancio di Tom Gity a 4.000 da HiJack e, dopo il fold dei blinds e ha dichiarato: “non posso vincere se foldo”, mettendo le chips dentro.
Il flop, 7 j 5 , ha originato l’azione decisiva che ha visto Moneymaker check-raisare all in per circa 30.000 sulla c-bet del suo rivale a 7.000.
Prima di aggiungere ciò che mancava per completare il call, Gity diceva: “penso che proverò un po’ della tua fortuna”.
Showdown:
Guty a q
Moneymaker 10 10
Moneyamaker era quindi avanti, ma un doppio picche, prima un 8 e poi un 9 , riducevano Chris con meno di 4 BB.
“Mi dispiace, amico”
“Mi rimane ancora qualcosa, non dispero”.
La rimonta
Da quel momento Moneymaker, con una pazienza clamorosa e, ovviamente con l’aiuto della fortuna assentatasi nella mano incriminata, ha imbustato le sue chips di fine serata recuperando piano piano il maltolto.
Alla fine della serata, Chad ha fatto alcune domande a Moneymaker, la prima delle quali sul mancato rilancio da UTG con la coppia di 10.
“Vario il mio gioco in base alle dinamiche del tavolo e del singolo avversario. In questo caso il mio limp arrivava dopo che il tavolo aveva iniziato a limpare fin troppo spesso e altrettanto spesso gli avversari cominciavano a rilanciare con mani deboli dopo questi limp”.
“L’idea iniziale era quella di 3bettare l’avversario in questione, ma la size utilizzata per la sua apertura, mi ha fatto cambiare idea”.
Le impressioni di Moneymaker sulla chiamata con AQ
Cosa pensi della chiamata con AQ?
“Sono un umano e come tale tilto esattamente come gli altri, ma è necessario imparare a non farsi trascinare dagli stati d’animo per il proseguo della partita.
Sul pot c’erano 24.000 e ha dovuto aggiungere 23.000 per chiamare.
Probabilmente mi fa in mano quelle combo col Jack che giocano, alcune volte, in questo modo: T-J, Q-J, K-J o, al massimo, A-J.
Queste combo gli danno 6 outs, o 3 outs.
A mio parere la sua chiamata è stata piuttosto ambiziosa”.
Cosa hai combinato per tornare tra i primi del count?
“Ho vinto le mie due mani successive riportando il mio stack in una buona posizione, quando mi capita la vedo come una cosa positiva, stai giocando, sei corto ma non sei fuori.
Essere corti non significa essere eliminati, è la prima cosa che si dovrebbe imparare per diventare dei buoni torneisti”.