Per mantenere un edge sul field medio dei giocatori di sit’n’go, occorre tanto multi-tabling ma anche un continuo studio, ossia esattamente quello che raccomanda Collin Moshman nell’ultimo post dal suo blog personale.
“Non importa quanto siate bravi a giocare, probabilmente siete destinati a diventare dei rakeback grinder a meno che non v’impegnate attivamente a migliorare le vostre skill.
La verità è che il poker è un fenomeno in continua evoluzione, e ci sono un sacco di giocatori che pian piano stanno raggiungendo il vostro stesso grado di abilità. Per esempio, se giocate i sit’n’go da 9 persone, ci sono già innumerevoli altri player che giocano tight nell’early stage e poi iniziano a shovare ai livelli di bui più alti. Anche quelli più scarsi stanno cominciando ad applicare questa strategia TAG-early/LAG-late. Effettivamente, voi cosa fate di meglio rispetto a questo tipo di avversari?
In un post di Hood ormai diventato un classico dei sit’n’go, lui sottolinea l’importanza di riservare un 20% del tempo dedicato al poker esclusivamente allo studio. Tuttavia, anche soltanto un 10% contribuirà a farvi progredire in maniera costante. Se non vi applicate in questo compito, correte seriamente il rischio di finire in quella che personalmente chiamo la sindrome del 'sempre in breakeven'.
Se non ci credete che possa succedere, visualizzate su Sharkscope o su PokerTableRatings il grafico di qualcuno che ricordate fosse parecchio vincente fino ad un paio di anni fa. Molti di loro saranno ora breakeven, come questo giocatore che una volta era un top reg dei sit’n’go da 9 ed ora fa pari ormai da 30.000 partite.
Giocare è sicuramente più divertente dello studiare, tuttavia la prossima volta finite prima la vostra sessione e spulciatevi un po' di mani con Holdem Manager oppure guardate video, calcolate l’EV di linee d'azione differenti e provate alcuni aggiustamenti tattici in tornei dal buy-in più basso."