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Patrik Antonius parla: Isildur1, high stakes e bankroll management

Patrik AntoniusUn Patrik Antonius come raramente si era visto parla di sè, degli high stakes online e naturalmente del famigerato Isildur1, vero argomento della sua chiacchierata con il collega di team Phil Gordon in una video intervista per conto di Full Tilt Academy. La clip è lunghetta (18 minuti circa, ndr), e abbiamo isolato alcune tra le più interessanti domande e risposte.

Phil Gordon: Allora, parliamo di questo Isildur1. E’ arrivato dal nulla, nessuno lo aveva mai visto ed ha iniziato a sfidare i migliori al mondo, provocando questo sconquasso.
Patrik Antonius: Probabilmente sono stato il primo che ha sfidato, alcuni mesi fa. Perse qualcosa come 600000 dollari. Per me era un nuovo avversario, che veniva dalla svezia, e mi pareva uno di quelli che ogni tanto tentano uno “shot” agli stakes più alti. Il suo gioco era abbastanza scarno allora, quasi povero. Certo era molto diverso da quello che si sarebbe visto dopo, e poi non giocava mai oltre 2 tavoli per volta. Comunque in generale lo trovo un avversario interessante e pericoloso.

PG: Quali sono le sue caratteristiche? Cosa lo rende pericoloso?
PA: ormai sono abituato con gente come Tom (Dwan, ndr), che è arrivato a giocare con me 200$/400$ su 4 tavoli. Ma Isildur1 è diverso, non solo vuole giocare su 4-6 tavoli, ma prende il gioco in maniera molto aggressiva e vuole giocare deep. Queste due cose significano che sei costretto spesso a prendere molte decisioni importanti in poco tempo. Trovo che sia talentuoso perchè, dalla prima volta che ci siamo incontrati, ha saputo implementare diversi tipi di strategie. Usa molti blockers, e dà l’idea di sapere sempre ciò che fa, anche quando betta tre streets con aria pura.
Ha sempre qualche tipo di idea su cui sta poggiando le sue mosse, non è uno che ti bluffa solo per farti foldare. Se poi se sta vincendo diventa durissima giocarci contro, perchè mette una pressione disumana, ma questa cosa gli si ritorce contro quando perde.

E infatti è questo il suo peggior difetto: quando perde tendere a “svaccare”, prendere decisioni errate, tentare brutti bluff eccetera.. Non è facile prendere decisioni in quantità quando sei sotto di uno o 2 milioni, e così è anche per lui. Se ha un punto debole, è quello:  quando perde diventa overaggressive.

Un momento dell'intervista, con Gordon di spalle

PG: Varia anche un sacco di specialità, passando dal NLHE al PLO. Cosa pensi di questo?
PA: Penso abbia giocato più che altro a NLHE all’inizio, anche con me è stato così. Lì a me non viene naturale analizzare il gioco su quattro tavoli alla volta, e questo da a lui e a Tom un vantaggio su di me a nlhe. Col PLO è diverso, ho iniziato con questo gioco e non ho difficoltà a gestire più tavoli.
Anche lì comunque, prima di quest’anno non avevo mai giocato neanche 3 tavoli per volta. Ho iniziato a gennaio, e poi sono arrivato a 4 anche col durrrr challenge, come sapete.

PG: Tornando a Isildur, ad un certo punto giocava su 8 tavoli: 3 con te, 3 con Ivey e 2 con durrrr. Per fare questo servono più palle, bankroll o skills?
PA: Certamente quello di trovarsi bene su molti tavoli è un talento particolare. E poi lui lo fa in maniera velocissima, l’ho visto calibrare una valuebet al river contro durrrr in 2 secondi, ed è sempre rapidissimo a fare le scelte. Io non riesco proprio a giocare su più di 4 tavoli, il mio cervello non me lo consente. Quando l’ho fatto, ho fatto danni. Troppe decisioni allo stesso momento mi mandano in tilt, e in una recente sessione ho fatto errori in serie che generalmente non commetto, così ho perso cifre importanti su ognuno dei tavoli. In uno di essi ho perso qualcosa come 800mila dollari in neanche 10 minuti. Ero anche molto stanco, così ho detto “ok, quel che è fatto è fatto. Mi faccio una birra e vado a letto!”

PG: Come si maneggiano queste cifre? Quando si giocano tutti questi soldi, tipo perdere 1,5 milioni in un giorno, come si fa a prendere sonno?
PA: Il mio cervello va a riposo molto facilmente, e così prendo sonno con facilità. Ma anche quando vinco tanti soldi, non ho quell’adrenalina che mi impedisce di dormire. Ho solo il piacere di giocare. Se perdo vado a letto, ci dormo su e la mattina seguente mi alzo e cerco di analizzare le cose.

PG: In base a cosa decidi di fermarti? hai uno stop loss o cosa?
PA: In base alle sensazioni del momento. Certo, se sono molto stanco non ha senso che continui a giocare, magari perdendo quello che hai fatto di buono. Di certo è difficile chiudere quando stai vincendo molto. Anzi, direi che in genere non smetto se sto “sdraiando” qualcuno: in quei casi potrei giocare davvero senza sosta!

Ancora Phil Gordon e Patrik Antonius nel video in questione

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PG: Il pubblico che guarda le partite high stakes sente voi campioni parlare di bankroll management e tante belle cose, non sempre applicate alla lettera. Quale deve essere secondo te il bankroll per giocare a quei livelli?
PA: Non si può fare una regola unica. Secondo me ad esempio se sei un top player è un conto, se sei un player medio è un altro discorso. Se sei un ragazzino di 19-21 anni come Isildur1, puoi permetterti di fare le corse ad accrescere il bankroll fino a 6-7 milioni perchè non hai tutte le spese che ha un adulto. Ma il rovescio della medaglia è che è difficile tornare su dopo una batosta. Fare game selection e avere un buon bankroll management serve soprattutto a chi ha meno talento per venire fuori da brutte situazioni, ma non solo a loro ovviamente.

PG: Pensi che Isildur sia capace di fare level down e ricostruire il bankroll magari ricominciando dal 50/100? O pensi che andrà dritto fino a che non andrà davvero broke?
PA: Mah, lui ha già giocato e continua a giocare al 200/400 ad esempio. Negli ultimi giorni lo ha fatto molto contro Brian Townsend. Alla fine non c’è poi questa gran differenza tra 200/400, 300/600 e 500/1000.

PG: Ma alla fine per una partita delle vostre con 500k davanti in hu, che bankroll devi avere, considerando contro un player di pari talento.
PA: Si ha una concezione sbagliata del bankroll. In senso stretto servirebbero 3-500 milioni per sedersi a questi tavoli. In teoria dovresti essere pronto a perdere anche 100 milioni di dollari. Pensa solo che puoi perdere 3 milioni in un’ora…fai un pò il conto! In realtà, anche con 10 milioni puoi fare il tuo gioco. Magari perdi 3-4 milioni, ti fermi, analizzi e magari cambi qualcosa.
Quando iniziai a costruire il mio bankroll, quando mi sono convinto di valere i limiti più alti mi sono concesso alcuni tentativi. Quando finivo per perdere tornavo al mio livello abituale e ricostruivo rapidamente quel surplus che mi serviva per fare un altro “shot”, e così via…
In definitiva spero che torni, Isildur: lo considero potenzialmente uno dei top players di cash game al mondo.

PG: Cosa pensi del fatto che insista nel mantenere l’anonimato? D’altra parte tu sei costretto a giocare come Patrik Antonius…

PA: Mah non so ha preso questa decisione…magari cerca di arrivare a qualcosa come 10 milioni di profit, quindi starsene tranquillo per un pò e poi venire fuori. Per me è chiaramente obbligato giocare contro molti players che non ho mai visto mentre loro, al contrario, magari mi hanno osservato per ore ed ore. Ma è normale che sia così.
Questa è un’altra delle caratteristiche che mi piacciono di Isildur1: sa adattarsi benissimo, capisce quando deve modificare un pò i range, quando variare un pò le mani in cui valuebetti e quelle in cui fai call down…sa come ci si rende illeggibili!

 

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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