Vi avevamo lasciati con gli scontri del secondo turno che ancora dovevano avere inizio, qui al Heads Up Grand Slam sponsorizzato da PKR, in quel di Londra. Nonostante questo, già numerose erano state le eliminazioni eccellenti come vavevamo accennato.
All’inizio del day2 si affacciavano così 16 players, fra cui un italiano qualificatosi online, Massimo Mele. Purtroppo il nostro connazionale non riusciva ad avere ragione di James Sudworth, e dopo essere passato in svantaggio esce in un mano davvero sfortunata ed imparabile. Infatti, su di un board q 8 a j finisce ai resti e mostra **fq j , una doppia coppia che pare eccellente per l’italiano, ma che nulla può contro la scala di Sudworth che mostra k 10 per una scala. Il river non aiuta Mele con il suo 10, e così il nostro è out.
Altri scontri interessanti vedevano Sandra Naujoks opposta ad un Tony G che non le concedeva scampo né pietà, e Luke “__FullFlush1__” Schwartz contro l’olandese Lex Veldhuis. Schwartz a bui 100/200 era rimasto con uno stack di sole 1.500 chips contro le 38.500 di Veldhius, ma non mollava e riusciva ad ottenere ben quattro double up di fila, mettendo tutto ancora in discussione. Non riusciva però a vincere l’ennesimo conflip poco più tardi, quando la coppia di dieci di Lex teneva contro il K-Q di Luke, e così veniva eliminato.
Purtroppo per Lex, il match seguente lo vedeva opposto proprio a Sudworth, e durava davvero poche mani, dopo che su un flop che diceva 10 9 3 si finiva ai resti. Lex aveva 6 3 , per una bottom pair con flushdraw, mentre James mostrava una più semplice top pair grazie a k 10, che teneva fino al river. Lex uscirà di lì a poco.
Negli altri match, Juha Helppi si sbarazzava di Vicky Coren dopo un’estenuante battaglia, mentre Antonio Esfandiari doveva arrendersi ad Alec Torelli. Molto sfortunato, “the Magician”: su di un board 7 9 2 si finisce ai resti, scoprendo incredibilmente che Esfandiari ed il suo j 4 dominano il 10 8 di Torelli con un colore più alto. Situazione incredibile in heads up, ma che poteva fare ancora di meglio. Per Alec sembrava infatti l’inizio della fine, dal momento che nel mazzo c’era solo una carta che poteva salvarlo. Che puntualmente arriva. Il river porta infatti quel 6 che dà a Torelli una clamorosa scala colore, contro ogni statistica verosimile. Negli altri incontri passavano Ian Frazier e Vladimir Geshkenbein.
Si arrivava così al day3 con sei sopravvissuti pronti a scontrarsi fra loro per la vetta ed il primo premio di 120.000 $.
In questi scontri, Alec Torelli riusciva ad avere la meglio su Tony G, mentre Helppi riusciva ad avere rapidamente la meglio su Frazier grazie ad un colpo fortunato. Frazier andava infatti all-in su un flop J-high con in mano K-K, mentre Helppi poteva mostrare solo top pair, ma un J al river gli consegnava una beffarda vittoria. I due si ritrovavano così opposti in semifinale, e qui dopo un po’ di scaramucce il mazzo decideva per loro. I due si trovano infatti in all-in preflop, con Helppi che mostra A-A contro i 10-10 di Torelli. Nessuna sorpresa ed il giocatore sponsorizzato dalla Doyle’s Room è player out.
L’altra semifinale vedeva protagonisti Geshkenbein e Sudworth, il che rende necessaria una premessa. I due sono grandi amici, e così questa seconda semifinale – nonostante la posta in palio – è stata estremamente rilassata e piena di scambi amichevoli. Dapprima i due decidono che il perdente di ogni piatto a diritto a scegliere una carta dell’avversario per poterla guardare, poi iniziano a giocare guardando una sola carta. Alla fine, è lo svizzero Geshkenbein a raggiungere la finale, e lo scambio di battute finale la dice lunga sullo spirito dell’incontro: “Mi dispiace”, esclama il vincitore. “Non è affatto vero”, risponde ridendo Sudworth. “Hai ragione – ammette il russo – lo stavo dicendo solo perché c’è la televisione”.
E dopo che Alec Torelli vinceva la finalina per il terzo posto proprio contro Sudworth, Geshkenbein e Helppi iniziavano la finalissima.
Geshkenbein riusciva con autorevolezza a guadagnare una robusta chipleading, mostrandosi piuttosto a suo agio, e così dopo un lungo scontro che tuttavia pendeva decisamente dalla parte dello svizzero, si finisce ai resti preflop, con Helppi con a 6 , avanti rispetto alla q 10 di Geshkenbein. Il flop con k 9 k sembrava buono per Helppi, ma prima un 3 e poi un 2 lo relegavano in seconda posizione.
Era così Vladimir Geshkenbein a vincere questo torneo, aggiudicandosi il trofeo ed i 120.000 $ di premio, che va ad aggiungersi alla conquista da parte sua del torneo High Roller durante l’APPT di Macau dello scorso agosto.
Questo il payout completo del PKR Heads Up Grand Slam:
1) Vladimir Geshkenbein 120.000 $
2) Juha Helppi 75.000 $
3) Alec Torelli 45.000 $
4) James Sudworth 35.000 $
5) Antanas “Tony G” Guoga 20.000 $
6) Ian Frazer 20.000 $
7) Lex Veldhuis 20.000 $
8) David Steicke 20.000 $