Il secondo episodio di “Poker2Nite” è stato teatro dell’infinito confronto tra la Old School e la generazione online. L’occasione era quella di rendere il giusto tributo alla padrona di casa di Ultimate Bet (sponsor del poker show) Annie Duke, vincitrice del NBC National Heads-Up Poker Championship ma a prendere la palla al balzo è stato Joe Sebok che, con toni polemici, si è divertito a pizzicare la nuova generazione di players:
“l’heads-up è una specialità dominata soprattutto dai più giovani ma non è stato così in questo torneo. Sono troppi sette posti (su un field di 64, ndr), riservati ai vincitori dei satelliti online, visto che ben sei sono usciti al primo turno”.
Una bella stilettata da parte del pro di UB. Nei trenta minuti di approfondimento, in studio si è posto in evidenza che il 50% degli otto finalisti del torneo erano ex campioni del Main Event WSOP (Scotty Nguyen, Peter Eastgate, Doyle Brunson e Jerry Yang) e che i primi quattro classificati avevano più di 40 anni.
A stemperare le polemiche ha pensato Annie Duke che ha parlato delle sue ultime esperienze professionali: “da ottobre a febbraio mi sono presa una pausa perché ho partecipato a troppi tornei e non avevo l’atteggiamento giusto quando mi sedevo al tavolo verde. Sono tornata in occasione del LA Poker Classic”. Dove è arrivata in ITM con un premio da $ 45.000.
Una pausa di riflessione che le ha permesso di ricaricare le batterie e di vincere $ 500.000 nel National Heads-up. Prima del lungo stop si era imposta nel Media Event del WPT Legends of Poker a luglio ed era arrivata in the money in due occasioni alle WSOP 2009, con un onorevole ottavo posto nell’evento 18, nella sua specialità preferita: Omaha Hi Lo.
La sorella di Howard “The Professor” Lederer ha sottolineato come sia di fondamentale per ogni giocatore, essere mentalmente preparati: “quando non sei in vena perdi costantemente quei piccoli vantaggi sugli avversari ed io sentivo il bisogno di fermarmi”. Annie Duke ha parlato alla vigilia della sua partecipazione al WPT Bay 101: “Il torneo di San José richiede sempre una performance solida e disciplinata per andare avanti e mi permetterà di capire se ho ancora fame e quali saranno i miei stimoli in questo momento perché sono molto stanca”. Ed in effetti la sua esperienza al Casinò Bay è durata poche ore nel Day1 B, dopo aver compromesso il suo stack in una mano insidiosa con A-K, su un flop con 10-6-3, scontrandosi con la coppia d’assi di Yukinori Yamazaki.
La duchessa ha commentato la sua vittoria al Ceasar Palace: “la svolta è arrivata subito al primo turno. Aver battuto un talento come Andy Bloch è stata per me un’iniezione enorme di fiducia. Ho giocato il resto del torneo come se avessi una scimmia sulla schiena. Questa spinta mi ha permesso di affrontare nel migliore dei modi e con la giusta mentalità Darwin Moon, Paul Wasicka, Jerry Yang e Dennis Phillips”. Prima di sconfiggere in finale l’amico di lunga data Erik Seidel, definito “really good” dalla campionessa.
Annie a caldo, dopo il torneo, aveva commentato ai microfoni della NBC, che decisiva per la sua vittoria era stata “una mano fortunata” dopo un match molto equilibrato, giocato nel migliori dei modi da entrambi. Non a caso Seidel è uno dei player più stimati dalla pro di Ultimate Bet, insieme naturalmente al fratello Howard, Chris Ferguson, Phil Ivey e Ted Forrest.
Da un volto femminile ad un altro: la prossima settimana, ospite della terza puntata della seconda stagione di “Poker2Nite” sarà la bellissima Joanna Krupa, volto femminile e conduttrice del NAPT Pokerstars.