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Pokermagia Spin dà il benvenuto ad Alex Sutherland, creatore di Table Ninja e mago del GTO

La scuderia di Pokermagia Spin si arricchisce da oggi di un elemento nuovo e di particolare prestigio. Si tratta di Alex Sutherland, 32enne statunitense che non è solo una delle menti più raffinate del panorama mondiale del poker, ma è anche uno che sul mercato ha inciso profondamente e continua a farlo.

Alex, il creatore di Table Ninja e GTORB

Sutherland è infatti player e coach, ma anche ideatore e creatore di un progetto che ha segnato profondamente gli anni d’oro del poker online e di uno che è attualmente tra i più avanti nell’analisi del gioco. Il primo progetto era Table Ninja, il secondo GTO Range Builder.

Sì, avete capito bene. Oggi, in tempi di guerra ai software e di generale tutela dei giocatori amatoriali, Table Ninja ha di fatto smesso di avere un senso, ma se siete o siete stati grinder dal 2009 ad oggi, è praticamente impossibile che non abbiate usato Table Ninja (1 o 2), software creato circa 8 anni fa per aiutare chi intendeva fare del multitabling spinto.

Il grinder di oggi e di domani va sempre più verso uno studio maniacale del gioco, e ancora una volta Alex Sutherland si è dimostrato un passo avanti. Il suo sito “GTO Range Builder” è una realtà che offre un aiuto per analizzare scenari reali di gioco postflop tramite la Teoria dei Giochi e il GTO (Game Theory Optimal).

Da oggi Alex Sutherland entra a far parte del progetto Pokermagia Spin, di cui sarà qualcosa di più che una guest star, come ci spiegherà lui stesso più avanti.

Ciao Alex e benvenuto tra noi. Oltre che un coach e creatore di software, tu sei innanzitutto un giocatore, vero?

Sì, iniziai con i sit da 10$ su PartyPoker nel 2004, quando studiavo Teoria dei Giochi. Dopo la laurea continuai a giocare, mi ero costruito un buon bankroll e mi affacciai al cash game. Nel 2007 ero già un regular di PokerStars. Presi il master ma non mi esaltava l’idea di fare il ricercatore, così decisi di giocare a poker professionalmente.

Come arrivò l’idea di Table Ninja?

Ti dirò, non avevo la minima idea di come si sviluppasse un software. Avevo solo in mente il progetto e mi feci aiutare da uno dei miei migliori amici del college, che viveva vicino a me e aveva trovato lavoro come sviluppatore di software. Lui non sapeva nulla di poker, io non sapevo un’acca di programmazione. Ma il successo arrivò anche perchè al tempo PokerStars aveva un atteggiamento molto diverso. Con noi furono da subito molto gentili, agevolandoci sempre nel rilascio di patch e aggiornamenti di compatibilità. D’altra parte, Table Ninja non faceva altro che aiutarti ad aprire più tavoli, e quindi a pagare più rake…

Una schermata di Table Ninja, storico software ideato nel 2009 proprio da Alex Sutherland
Una schermata di Table Ninja, storico software ideato nel 2009 proprio da Alex Sutherland

Oggi sembra totalmente un altro mondo, un altro poker. Cosa pensi della odierna guerra agli HUD e ai software di supporto?

Capisco la posizione di chi vuole ostacolare hud e data sharing, perchè sicuramente non sono una gran cosa per i giocatori occasionali.
Allo stesso tempo, però, penso un’altra cosa. Guarda, io vivo a Vegas eppure non gioco praticamente mai live perchè lo trovo veramente troppo lento e noioso. Al contrario, l’idea di un gioco online in cui tutti abbiano un hud e cerchino di lottare per stare un livello di pensiero sopra di te, ecco, lì il poker diventa per me un gioco davvero bello ed eccitante.
A mio parere ciò che rende interessante il poker non è tanto ricordarsi cosa hanno fatto i tuoi avversari nelle ultime mani, ma avere un quadro chiaro della situazione, mettersi in grado di capire la strategia del tuo avversario e trovare delle falle per sconfiggerlo.

E al mondo degli Spin&Go quando ti sei avvicinato?

A dire il vero l’ho scoperto abbastanza presto, anche perchè da subito mi era sembrato un format in cui i calcoli GTO potevano trovare una ottima applicazione.

Oltre al tuo background universitario, hai oggi anche un sito che si occupa di implementare strategie basate sul GTO. Cosa è che ti affascina tanto in questa disciplina?

Sai, una cosa che mi ha sempre appassionato fin di tempi dell’università è l’idea della competizione tra computer e umani. C’erano tornei in cui si mettevano a punto software facendoli giocare contro avversari in carne ed ossa. Il segreto era trovare il modo di “educare” il calcolatore a giocare GTO fino a quando non trovava un pattern o un leak e allora cambiava approccio, adottando quello exploitativo, e così via. In seguito ho solo cercato di assottigliare quella distanza fra teoria e applicazione pratica.

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In cosa consisterà la collaborazione di Alex Sutherland con Pokermagia?

In PokerMagia cercherò di aiutare i ragazzi sotto una serie di aspetti. Innanzitutto darò delle basi in teoria dei giochi e GTO, in modo da far loro capire esattamente cosa è e come si può usare come linea guida per misurare e individuare i difetti del field. In altre parole, cercherò di far comprendere come si arriva dal risolvere uno spot in maniera teorica ad applicarlo nello specifico.
Sapere come un determinato board andrebbe giocato secondo il GTO e valutare quanto, ad esempio, la frequenza di c-bet flop di un determinato avversario si discosta da quei valori, valutare quella differenza e capire come attaccarla in maniera efficace, così da evitare che il nostro opponent si adatti facilmente a ciò che stiamo facendo.

Inoltre farò una sorta di combinazione fra l’aiuto nella costruzione di determinati range e dei mirati consigli strategici, specialmente su diverse situazioni al turn e al river in cui cercherò di far capire perchè l’approccio GTO funziona.

Perchè il GTO negli spin può funzionare così bene?

Ti faccio un esempio. Nel cash game 6max, sui piatti 3-bettati i GTO solvers tendono a checkraisare allin al turn con un range bilanciato che non comprende le mani più forti e quelle più deboli, ma tutta quella gamma di mani che garantiscono una certa equity. La ragione di ciò è che quando lo stack-to-pot ratio è sufficientemente basso, ci sono mani che realizzano la loro equity in modo più efficace check-pushando che check-callando. Questo tipo di situazioni è ovviamente molto più frequente negli spin&go, dove gli stack sono peraltro inferiori e ci si trova ad affrontarle spesso con stack tra 9 e 12 bb, cosa che in pochi sanno fare bene perchè abituato a trovarcisi con almeno una ventina di bb.

Negli spin si adotta un approccio simile di equilibrio fra strategia exploitativa e GTO?
Il gioco è in continua evoluzione, e nel giro di un paio di anni il livello crescerà molto. Al momento l’approccio GTO è ovviamente più utilizzato nella fase heads up, mentre quella 3-handed è più complicata da diversi altri fattori. In linea generale, comunque, con l’evoluzione del gioco aumenterà la percentuale di situazioni affrontabili con il GTO.

Ormai negli spin&go si trovano grinder provenienti da ogni specialità, dagli HU sng agli MTT al cash game. Nella tua esperienza, quale tipologia di giocatori si è adattata meglio agli spin?

Diciamo che in generale gli specialisti di HU sng sono quelli che maggiormente si sono lanciati nel mondo degli spin, dove conoscenze preflop e al flop possono essere una buona base. Certo, in generale gli headsuppisti (parliamo di sng) hanno un gioco tendenzialmente più debole su turn e river, e inoltre devono adattarsi alle dinamiche 3-handed.
I torneisti hanno una formazione più varia ma sono spesso molto pigri nello studiare a fondo il gioco, anche perchè oggi – a mio modo di vedere – per avere edge negli MTT è sufficiente avere una buona conoscenza dei range preflop.
In generale i più completi credo siano i cash gamers, o almeno penso siano quelli che hanno maggiori capacità di adattarsi alle varie situazioni. Anche per loro, però, paradossalmente possono commettere errori al river dove sono tendenzialmente molto più preparati degli altri: la ragione è che stackare un oppo con 100bb è cosa molto diversa da farlo quando ha meno di 20bb.

 

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"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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