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PokerStars, la contromisura si chiama “.eu”

Le poker rooms al centro dell’inchiesta che ha colpito duramente il poker online in USA iniziano a reagire, o perlomeno si cominciano a vedere i primi passi delle strategie di risposta a questo duro colpo.

In un messaggio che appare a tutti gli utenti del .com non appena aprono il client di gioco, PokerStars comunica quanto segue: “Come avrete avuto modo di sapere, abbiamo dovuto sospendere il gioco per soldi veri ai nostri clienti statunitensi, a causa delle implicazioni legali che sono sopraggiunte. Questa situazione è peraltro confinata agli USA, e non ha alcun impatto sulla vostra possibilità di continuare ad usufruire dei nostri servizi.State tranquilli, in quanto i fondi dei giocatori non corrono alcun rischio, e non c’è alcun motivo per preoccuparsi di questo. Inoltre, per tutti gli altri nostri clienti al di fuori degli USA, tutto rimane assolutamente come prima.


Il sito di PokerStars è stato spostato al dominio www.pokerstars.eu, e il nostro indirizzo email di servizio è ora support@pokerstars.eu. Ci scusiamo con i nostri player per ogni disagio causato da questa situazione.
Sappiate che al momento abbiamo accumulato un quantitativo enorme di email, per cui i nostri tempi di risposta saranno dilatati. Risponderemo a tutte le email dei giocatori al più presto possibile. Grazie per la pazienza e per aver compreso la difficoltà di questo momento.”

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Bodog ha beneficiato dell'inchiesta: traffico a +20%Secondo il sito PokerScout.com, a partire dallo scorso “black friday” del poker online USA, i network al centro delle accuse da parte dell’FBI hanno perso porzioni importanti di traffico: PokerStars ieri ha fatto registrare un calo del 18% rispetto al sabato precedente, mentre il network Cereus (che comprende Absolute e UB, ndr) perde il 20%. Il dato più impressionante è quello di Full Tilt, che ha accusato un durissimo -40% rispetto a 7 giorni fa.

Per contro, ci sono poker rooms che hanno tratto vantaggio dal “taglio” di tre competitors importanti: una di queste è Bodog, che nella medesima finestra temporale ha guadagnato un buon 20% di traffico.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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