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Daniel Negreanu

POY WSOP 2019. Negreanu: “no problem, ma a Rozvadov avrei giocato diversamente alcune mani”

Nella notte, prima del tweet di Polk, era arrivata la ricostruzione dei fatti di Daniel Negreanu, subito dopo la notizia della perdita dello scettro del POY WSOP 2019, in cui il giocatore canadese si diceva comunque soddisfatto del proprio gioco a Rozvadov. Con dei ma…

Daniel Negreanu

Il pezzo sharato su twitter dopo il fattaccio POY WSOP 2019

In attesa di una vera e propria risposta di Daniel Negreanu alle accuse di Doug Polk e di chi lo addita come uno che avrebbe approfittato della situazione, ci piace mettere in evidenza la ricostruzione che il canadese ha fatto per “Full Contact Poker” in cui spiega come sono andati i fatti. 

Ne estraiamo liberamente le parti che sembrano interessare di più alla vicenda, sperando di esercitare, come speriamo di fare sempre, un buon servizio alla verità.

L’intero articolo è stato condiviso su Twitter dallo stesso Negreanu intorno all’una del mattino ora italiana, più o meno un paio d’ore dopo la notizia dell’errore commesso da parte dello staff WSOP.

La chiamata di Palansky

Alcune ore fa ho ricevuto una chiamata da Seth Palansky ( direttore della comunicazione delle WSOP, NDR )”, comincia il canadese “in cui venivo informato che si era verificato un errore nel calcolo dei punti POY WSOP accumulati durante il blocco giocato a Las Vegas l’estate scorsa”.

Da quello che sembra, mi avrebbero accreditato dei punti ad uno degli eventi online da $1.000 di iscrizione, che in realtà non mi spettavano. In questa tipologia di eventi ci vuole un po’ di tempo in più per effettuare i calcoli ed è sempre necessario fare attenzione all’abbinamento tra il nickname del conto gioco, il giocatore fisico e la successiva verifica.

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In quel torneo mi sono stati assegnati 213 punti e nessuno si è accorto dell’errore, tanto meno io. È una situazione abbastanza sfortunata che coinvolge delle persone, ma le cose accadono, gli errori possono capitare e la vita continua. 

Felice per Campbell, ma…

Sono davvero contento per la vittoria di Robert Campbell, poichè so quanto significasse per  lui e credo che il titolo sia meritato, visto che ha vinto due braccialetti. Inoltre è un bravo ragazzo e penso che questo non guasti mai.

Quando ho ricevuto la notizia mi sono sorpreso, non ho provato nessuna emozione negativa, ma mi preme sottolineare che, se avessi saputo della classifica corretta, avrei apportato alcune modifiche rispetto a come ho affrontato i miei tornei di Rozvadov alle WSOPE.

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Un esempio abbastanza palese riguarda una mano giocata in bolla al $25k Short Deck, quando ho deciso di foldare una coppia di donne ad un singolo rilancio, perchè sapevo che conquistare la bandierina mi avrebbe messo al riparo da brutte sorprese anche per la conquista del titolo di Player Of The Year. 

Nessuno ha la controprova di ciò che sarebbe successo se avessi giocato quella e altre mani, non lo sapremo mai.

Ma alla fine non ho rimpianti, sulla base di ciò che sapevo ho raggiunto gli obiettivi che mi ero posto e ho lasciato Rozvadov in pace con le mie scelte”.

Seguono tutta una serie di consigli forniti all’organizzazione per migliorare il sistema di assegnazione dei punti, cosa, che se vi interessa, potete trovare qui. 

Il pezzo si chiude con i complimenti rinnovati al vincitore e come, in altri momenti della sua vita, Daniel sarebbe potuto rimanerci male per una notizia di questo tipo. 

E infine scrive questo: “la mia vita è fantastica, amo viaggiare, amo il mio lavoro e e non vivrò mai nel rimpianto”.

La risposta di Campbell

Non si è fatta aspettare la risposta di Bob Campbell, che ha ringraziato il canadese per le belle parole.

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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