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Rocco “SalParadise” Perrotta: “ecco come ho vinto il Jackpot agli Spin”

Si chiama Rocco Perrotta, ha 34 anni ed è siciliano di Messina, gioca a poker praticamente da quando le poker room online hanno aperto i battenti in Italia e si è appassionato recentemente agli Spin, ottenendo dei buonissimi risultati grazie anche e soprattutto al supporto di Pokermagia.

E poi il botto fragoroso.

 

 

Ciao Rocco e grazie per le tue risposte. 

Intanto da quanto giochi a poker e da quanto grindi gli Spin?

“Ciao a tutti i lettori. 

A poker gioco praticamente da quando l’online è arrivato in Italia, quindi più di 10 anni. 

Ho iniziato con dei freeroll su GD, poi ho giocato saltuariamente MTT con buy-in 5-10€ sempre su GD e su PokerStars, riuscendo a fare qualche final table. 

Gli Spin li ho iniziati a giocare circa un anno e mezzo fa, la specialità mi è piaciuta subito e a febbraio 2019 ho contattato PokerMagia per vedere se c’erano i presupposti per farlo diventare più di un hobby.

Dopo un paio di mesi, nell’Academy, la Coach Alessandra mi ha “promosso” e ho iniziato a grindare i Velox da 5€ su PeoplesPoker.

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Al momento che livello grindi?

“Attualmente grindo i 10€ sia su Peoples che su PlanetWin”.

Come è il field su quella piattaforma? Ti trovi bene?

“Il field è sicuramente “morbido” e battibile, mi trovo bene in entrambe le piattaforme”.

Avevi già giocato per jackpot del genere?

“No, non avevo mai preso un moltiplicatore del genere, al massimo dei 25/30x”.

Puoi raccontarci come sei riuscito a vincere il jackpot su Planet? Come è andato lo Spin?

“Non nego che alla vista della cifra ho subito sentito il cuore salirmi in gola, poi ho cercato di tenere a freno le emozioni e giocare il mio poker migliore. 

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Lo Spin in realtà è durato solo 10 mani, al tavolo c’erano un giocatore occasionale e un altro player di Magia, è filato tutto liscio nel senso che sono anche stato abbastanza fortunato.

Alla 4a mano il giocatore occasionale si era già accorciato a 13x, dopo il fold del bottone decide di aprire x2 da SB e io sul BB chiamo cn Q-5o, flop cadono Q75, oppo checka per poi foldare alla mia bet di 35% pot.

Due mani dopo apro QJo da bottone, lo sb folda e l’occasionale reshova i suoi 7bui rimasti da BB, ovviamente chiamo e oppo mostra J9o, board liscio e si va all’heads up praticamente pari stack con l’altro regular.

Alla prima mano dell’heads up ho 7 6 sul grande buio, callo il mini raise di oppo e al flop cadono 7 3 5 per un doppio check.

Al turn cade 9 e decido di uscire 2/3 pot ricevendo il suo call. 

River 7 ,  esco ancora puntando 2/3 e oppo folda. 

Passato in lieve vantaggio arriviamo 3 mani dopo alla mano decisiva in cui la fortuna mi ha fatto trovare dal lato giusto del cooler: ho JJ da Small Blind, oppo ha poco più di 15x, decido di limpare e, come sperato, mi becco l’isoshove.

Senza troppe esitazioni chiamo e sono felice di vedergli girare 88! Board liscio e primo premio a me 🙂 ”

Quali consigli ti senti di dare a chi sta grindando gli spin low stakes o sta iniziando il tuo stesso percorso?

“Sui consigli ci andrei piano nel senso che io stesso credo di dover e poter migliorare ancora molto sotto parecchi aspetti, sia di mindset che tecnici, 

A chi ha appena iniziato o pensa di farlo, l’unico consiglio che sento di poter dare è quello che i nostri coach danno a noi e cioè di giocare abbastanza “safe” in quanto il field dei low stakes è popolato per lo più da occasionali e la disciplina resta comunque molto “varianzosa”.

Quali sono a tuo parere gli errori secondo te da evitare?

“Gli errori da evitare sono tanti, su alcuni ci lavoro anch’io quotidianamente, uno su tutti non farsi condizionare dai risultati nel breve periodo”.

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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