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Spallata della Corte Giustizia UE ai Monopoli europei

corte-giustiziaLa Corte di Giustizia Europea ha mandato un chiaro messaggio al Governo Austriaco e a tutti gli esecutivi del vecchio continente sulle finalità che devono perseguire nell’ambito del gambling online, mentre nello stato tedesco di Schleswig-Holstein è stata approvata una nuova legge che regolamenta il poker e tutti i giochi in rete; è una novità assoluta per la Germania.

Grazie a queste importanti novità dell’ultima ora, il titolo Bwin-Party ha registrato un’impennata sul listino del London Stock Exchange. In territorio positivo anche le azioni degli altri competitor, considerando le sollecitazioni della Corte ad una futura armonizzazione della normativa.

La Corte di Giustizia Europea ha pubblicato le motivazioni della sentenza del caso “Dickinger Ömer” (C-347/09), dando indicazioni molto rigide. Questo autorevole precedente rischia di resettare alcuni mercati europei ancora chiusi alla libera concorrenza.

Il caso specifico vede contrapposta la compagnia con licenza maltese Bet-at-Home con i monopoli austriaci. La Corte ha sottolineato come il sistema normativo di settore sia frammentato tra i 27 membri dell’Unione; vi è una palese difformità tra uno stato e l’altro.

poker-online-europaPer quanto riguarda Bet-at-Home, la corte di Giustizia ha rinviato la decisione finale al giudice austriaco che aveva ricevuto per primo il ricorso: sarà lui a valutare se il monopolio nazionale “fornisce effettivamente un livello particolarmente elevato di tutela dei consumatori, come richiesto dalla Corte di Giustizia”.

I giudici hanno stabilito alcuni principi molto importanti sul ruolo che devono assumere gli enti di controllo per essere in armonia con la normativa comunitaria e sulle finalità da perseguire da parte dei Governi:

  • – un monopolio può essere legittimo, soltanto se persegue in modo coerente e sistematico, l’obiettivo di lotta contro i pericoli ai quali sono esposti i comuni cittadini del singolo stato;
  • – la legislazione, per giustificare un monopolio, deve “assicurare un livello particolarmente elevato di protezione” ai giocatori e cittadini (paragrafo 54 della sentenza);
  • – la normativa nazionale “deve essere basata su una constatazione reale che il crimine e le frodi legate al gioco siano un problema effettivamente presente nello Stato membro interessato”;
  • – il paragrafo 67 prevede: “una politica di espansione di nuovi giochi d’azzardo (e la pubblicità di tali giochi) non può essere considerata coerente a meno che la scala di attività illecite sia significativa. L’obiettivo di proteggere i consumatori dalla dipendenza al gioco d’azzardo è in linea di principio difficile da conciliare con una politica di espansione dei giochi stessi”;
  • – il paragrafo 69 della sentenza fa una distinzione importante tra politica commerciale sobria e quella di espansione, il cui unico obiettivo è quello di allargare il mercato. Tale politica non è coerente con l’obiettivo di combattere il crimine e la frode”.

bwin-partyUn messaggio profondo da parte dei giudici europei: la priorità per i monopoli ed i governi è quello di assicurare la massima tutela ai consumatori e non pensare esclusivamente alle entrate erariali e l’espansione commerciale dei giochi.

Ma c’è anche un problema di vigilanza. Il caso Full Tilt Poker ha fatto scuola in questi mesi con molti giocatori che sono tutt’ora con il fiato sospeso. Gli enti che rilasciano le licenze devono vigilare sul mercato e sulle società, proprio per tutelare i consumatori.

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In Italia si sta muovendo qualcosa di importante in questo senso: AAMS ha introdotto – con un decreto – indici di solidità patrimoniale che dovranno rispettare tutti i concessionari. Un primo passo significativo. Gli enti di controllo, in futuro, dovranno avere i medesimi poteri di una Consob, per offrire una garanzia ancora maggiore all’utente finale ed evitare altri casi come quello riguardante la seconda poker room del pianeta.

Ritornando alla recente sentenza, la Corte, rinviando la decisione del caso specifico al giudice austriaco, ha stabilito che solo i tribunali nazionali possono valutare la legislazione in vigore e la legittimità e coerenza del ruolo assunto dai monopoli nazionali.

Per questo motivo, la decisione dell’organo europeo diventa di strettissima attualità per il mercato italiano, considerando il ricorso presentato da StanleyBet al Tar del Lazio che ha contestato la legittimità delle nuove concessioni previste nella “Legge per gli adeguamenti degli obblighi comunitari”. Ci sono poi tre cause pendenti dinanzi alla Corte Europea, su rinvii predisposti da giudici italiani.

london-stock-exchangeI mercati hanno accolto la sentenza con particolare favore, in ottica di una futura ed unica normativa europea che dovrà garantire uniformità tra tutti gli stati membri: regole uguali per tutti. Ma la Commissione Europea non prenderà una decisione al riguardo prima del 2012 e soprattutto difficilmente negherà ai singoli stati di rilasciare le licenze per i mercati interni. Nel frattempo, in una sola seduta, il titolo Bwin-Party ha incrementato il proprio valore del 9,3% mentre le azioni di Betfair sono salite di 3 punti percentuali.

A favorire il balzo in avanti della multinazionale austriaca è stata anche la nuova legge sul poker e le scommesse online, approvata nello stato settentrionale tedesco dello Schleswig-Holstein. Per la prima volta, in Germania vengono aperte le porte ai bookmakers e alle poker rooms europee. Una svolta importante in terra tedesca e non solo.

E’ necessaria una normativa europea comune sul gioco online a tutela dei giocatori? Esprimi la tua opinione sul nostro forum!

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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