Con lo sviluppo del gioco online si moltiplicano gli studi mirati ad analizzare il fenomeno da vari punti di vista, non ultimo quello della possibile pericolosità sociale. Il più recente in materia viene dal Regno Unito, ed analizza la situazione soprattutto per quanto riguarda l’universo femminile.
In questa analisi si presentano le donne come più fragili ai pericoli del gioco online, inteso in senso globale. Purtroppo infatti molto spesso questo tipo di analisi tende ad associare arbitrariamente il poker con giochi che invece hanno a che fare con il puro “gambling“, ma per una volta non è questo il lato dello studio che ci interessa, quanto la parte relativa alle motivazioni che renderebbero una donna più incline al gambling compulsivo.
Il numero di ore passate in casa mediamente molto superiore agli uomini, il diffuso accesso alle carte di credito, lo stress e la frustrazione per frequente mancanza di lavoro, sono alcune delle cause che starebbero alla base del sempre maggiore coinvolgimento delle donne in fenomeni di compulsione da gioco online. Secondo Liz Kartista, consigliere per la GamCare che ha contribuito a creare alcuni dei primi gruppi di aiuto per le giocatrici compulsive, l’online rappresenta un alto rischio per le donne e, di conseguenza, per i figli: “Quando si tratta di donne, spesso vediamo il gioco d’azzardo come un sintomo di stress emotivo come mezzo di fuga dalle difficoltà che la vita moderna le impone, le esigenze di un posto di lavoro, i figli, il partner, le responsabilità finanziarie. Il gioco non è come l’alcol, dove non si può nascondere di essere ubriaco e non si può badare ai figli. Le senti dire ‘io sono in una bolla, io sono in trance‘”.
Inoltre, difficilmente una donna si sognerebbe neanche di entrare da sola in una sala scommesse e men che meno in un casinò, cosa invece abbastanza normale per i “maschietti”. Tutto questo non significa ovviamente che la donna sia in sè meno incline a questo tipo di attività, ma che al contrario preferisce realizzarle con maggiore discrezione, e la protezione di un tramite come un pc rappresenta per esse una sufficiente garanzia per poter liberare i propri istinti.
Oltre alle stesse donne, il pericolo principale di un fenomeno del genere è per i figli. Per questa ragione la dottoressa Henrietta Bowden-Jones, psichiatra consulente presso il National Problem Gambling Clinic di Soho, ha lanciato un servizio di custodia dei bambini nel tentativo di incoraggiare più donne a chiedere aiuto.”Sappiamo che c’è un impatto significativo sui figli dei giocatori ed è difficile per le donne con i bambini entrare in una clinica“, ha detto Bowden-Jones. “Così abbiamo pensato di offrire questo servizio che potrebbe portare le donne ad uscire dall’isolamento per la vergogna e il senso di colpa che le fanno nascondere in casa”.
Ma qual’è l’identikit della donna potenzialmente incline a questo tipo di rischi? “Le persone che vediamo appartengono a vari strati sociali: a basso reddito, a reddito elevato. Perdere 1.000 sterline per una donna è come perderne 100.000 per un’ altra”, afferma Natasha Dow Schull, antropologa culturale presso il Massachusetts Institute of Technology.
Secondo la Schull, che sta per pubblicare un libro proprio in materia di gioco compulsivo, “il ritmo meccanico del gioco d’azzardo elettronico – slot machines e video poker – porta i giocatori in uno stato di trance, una sorta di “zona macchina”, in cui le preoccupazioni quotidiane svaniscono.”
In cosa consiste questa trance? “è diversa per gli uomini rispetto alle donne: per gli uomini, il gioco d’azzardo funziona come per l’assunzione di cocaina; per le donne, invece, come intorpidimento da metadone.”
Esagerazioni? certamente no, anche se non ci stancheremo mai di ripetere la sostanziale differenza tra il gambling puro (lotto, enalotto, roulette, grattaevinci eccetera) ed il poker, in cui la disciplina è al contrario fondamentale per poter avere successo, e anzi lo stesso tipo di autocontrollo che è condizione fondamentale per diventare vincenti nel poker, è di grande aiuto anche nella vita di tutti i giorni.
Essendo però i mondi del poker e del gambling considerati – a torto o a ragione – contigui, va da sè che molte persone vi si accostino in maniera scriteriata, o semplicemente prendano il poker online come una delle tante valvole che il mondo di oggi offre per sfogare le proprie frustrazioni o pulsioni distruttive.