Poker onlineIl prossimo giugno uscirà nelle librerie “Swimming With The Devilfish”, un’indagine molto attesa sulla vita dei giocatori di poker. Una trentina di giocatori professionisti hanno raccontato la loro vita da pro in questo libro. L’universo dei libri sul poker si concentra di solito sulla strategia, mentre per quanto riguarda la vita da professionista del tavolo verde c’è poco da trovare nelle librerie.
Questa tematica sarà presto arricchita dall’uscita di un lavoro dedicato ai giocatori professionisti di poker inglesi ed ai loro tornei giocati in giro per il mondo. “Nuotando col Devilfish – la parte nascosta del giocatore professionista di poker ” (“Swimming With The Devilfish – Under The Surface Of Professional poker”) sarà pubblicato dalla casa editrice MacMillan Publishing il 16 giugno prossimo, appena prima dell’inizio delle World Series of Poker.
Il libro promette di dare un punto di vista unico sull’universo del poker contemporaneo, così come è vissuto in Europa e negli Stati Uniti. L’autore, Des Wilson, ha avuto l’opportunità di viaggiare insieme al carrozzone del circuito pokeristico, durante i maggiori tornei di poker del tour europeo ed americano comprese le WSOP del 2005, durante i quali ha intervistato alcuni giocatori in attivitàà.
Il libro porterà a conoscenza della vita di “routine” di vari giocatori durante i maggiori tornei del mondo, tra gli altri David “The Devilfish” Ulliot, Willie Tann ed il gruppo di giocatori denominato “Hendon Mob”. “Swimming With The Devilfish” è anche un’indagine giornalistica sui giochi d’azzardo nei casinò inglesi come il Grand Victoria Casino e sull’aumento della diffusione di tali giochi al giorno d’oggi.
Questo libro analizza l’evidente differenza di provenienza oggi nell’universo tra i giocatori della “vecchia scuola” ed i “giovani lupi” freddamente cresciuti a massiccie dosi di poker su internet. Il libro è stato elogiato anche dal patron dell’EPT, John Duthie e dall’organizzatore del torneo Irish Open, Liam Flood che lo hanno definito “un’ottima finestra sulla vita dei giocatori professionisti e un’ottimo veicolo per la maggiore diffusione in Europa del gioco del poker come negli USA”
