Il secondo appuntamento con "The Assopoker Factor" diventa ancora più imperdibile, visto che la scelta non è caduta su "un" ma su "una" grinder: è il momento di Valentina Iasevoli alias Valenikita, emergente giocatrice di cash game che oggi andiamo a conoscere meglio.
Dopo l'uomo torneista (Tenorius), la rubrica dedicata ai talenti di casa Assopoker si sofferma su una donna grinder di cash game. Il fatto che Valentina sia anche di una bellezza non comune è ovviamente un particolare che non può non far piacere, ma non è sulle sue qualità estetiche che ci soffermeremo (foto a parte), bensì sulla sua vita da giocatrice di poker.
AP: Ciao Valentina, benvenuta in AP factor! Siamo contenti di portare avanti questa rubrica con te, non solo perchè sei una assopokerista doc, ma anche perchè puoi aiutarci a sfatare un fastidioso preconcetto. In questo mondo l'idea di una ragazza grinder suona un po' strano, invece tu sei una bella dimostrazione di come sia stàndard essere una ragazza normale che coniuga vita sociale e poker giocato sul serio. Parlaci un po' di te, come è nata questa passione?
Valentina: E' nata un pò per caso, nel 2008/2009. Ascoltavo spesso mio fratello (tottivale87) parlare di texas hold'em con mio padre o con gli amici, era l'anno del boom in cui tutti parlavano di poker e in tv iniziavano ad uscire i primi programmi televisivi. Ad essere sincera inizialmente non mi interessavo più di tanto, lo vedevo un gioco troppo complicato, poi invece la curiosità è aumentata sempre di più e ho deciso di provare a giocare.
Partita dal playmoney su Poker Club per capire un po' le regole, poi ho cominciato con i freeroll e quando mi è stato più chiaro tutto decisi di caricare una piccola somma. Al tempo preferivo gli mtt e i sit&go, ma poi notando che con il cash si vinceva di più in breve tempo, decisi di intraprendere questa nuova strada. Vincevo, ma ad essere sincera credo fosse più fortuna che bravura, perchè riguardandomi con il senno di poi mi rendo conto che effettivamente di poker ne capivo ben poco, giocavo fuori bankroll e quindi con dei saliscendi piuttosto frequenti.
AP: Un percorso comune a tanti insomma. Cosa è successo poi?
V: Ho deciso così di impegnarmi seriamente all'inizio del 2011 e l'ho fatto iniziando a frequentare il meraviglioso forum di assopoker, dove ho trovato tutte persone veramente brave e preparate, ho postato più volte mani dove avevo difficoltà, e con il vostro aiuto, un pò di impegno, studio e dedizione (e perchè no anche una mano dal fratello-coach di Pokermagia, ndr) ho iniziato a vedere i miei primi risultati e le mie prime piccole soddisfazioni.
Ho così iniziato a grindare con costanza il NL20 tenendo un winrate di circa 8bb/100 e vincendo oltre i 3k euro riuscendo a fare in pochi mesi level up al 50, dove ho avuto un periodo di varianza altalenante e abbastanza negativa, fortunatamente terminata in breakeven. In questo momento sto valutando alcune offerte di stacking e coaching e sto grindando un pò per conto mio.
AP: Parlavamo di vita sociale e poker: come riesci a conciliarle?
V: La vita del grinder come ben saprai non è facile, bisogna necessariamente sacrificare qualcosa. Ho un lavoro che mi tiene impegnata dalle 09.00 alle 13.00, per cui riesco a coinciliarlo perfettamente con questa passione. Preferisco grindare il primo pomeriggio rispetto alla sera, proprio perchè avendo un lavoro non posso permettermi di fare orari assurdi. Grindo tutti i giorni e mi prendo una pausa solo il venerdì sera/sabato che dedico agli affetti. Sia i miei genitori che i miei amici hanno accettato bene questa mia passione, anche se tra le mie amiche sono l'unica a giocare.
Mi sarebbe piaciuto poter discutere o comunque confrontarmi con persone del mio stesso sesso, ma non è un problema comunque. Diciamo che essendo tra le poche mi sento in un certo senso anche privilegiata. In area tecnica, se non erro sono l'unica donna attiva, e mi piace tener testa a voi maschietti (ride)
AP: Sono sicuro che puoi tenere testa a chiunque! A proposito dell'area tecnica, quali sono secondo te gli argomenti meno affrontati che invece ritieni importanti nel bagaglio tecnico di un giocatore?
V: Le discussioni più complesse sono anche le più importanti spesso, noto che molte persone tendono a ragionare poco in termini di range e spesso anche a stimare dei range che probabilmente non sono veritieri. Gli utenti molto skillati non rispondono sempre in merito, e questo credo sia normale in quanto fa parte delle loro lezioni di coaching. Se si deve migliorare in qualcosa partirei da lì.
AP: Non avrei saputo dirlo meglio. Grazie Valentina e in bocca al lupo per tutto!
V: Ciao e un saluto a tutta la community!
(intervista a cura di Tommaso "bilardojoe" Panirossi)
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