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Un casino' per ogni Regione

Dopo il sì della Camera, anche il Senato ha approvato la proposta del governo inerentemente all'installazione di nuovi casinò su territorio italiano, precisamente uno per regione. L`esecutivo ha fatto proprio l`ordine del giorno presentato dal senatore del Pdl Candido De Angelis nell`ambito della discussione del disegno di legge di conversione in materia di sviluppo economico, finanza e tributi.

L`ordine del giorno di De Angelis, ex sindaco di Anzio, una delle amministrazioni fondatrici dell`Anit, impegna il governo "ad assumere iniziative volte a valutare l`opportunità di aprire una casa da gioco in ogni Regione a partire dalle città che abbiano già ospitato strutture similari o, comunque, che abbiano già avanzato richiesta all`istituzione di una casa da gioco sul proprio territorio".

La notizia proviene da Giorgio Fiori - Vicepresidente Anit nonché coordinatore del comitato cittadino per il casinò di San Benedetto - che sottolinea come il progetto di aperture di nuove case da gioco stia vivendo una nuova stagione, grazie anche al forte segnale dato di recente dalla stessa Anit con la presentazione dello studio “Il Gioco Pubblico in Italia – Dati, Analisi, Proposte”, la prima approfondita inchiesta sullo stato del gioco nel nostro Paese.

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L’iniziativa era stata infatti pensata per sensibilizzare il mondo della politica e dei media sulle contraddizioni e le anomalie di un comparto che – pur figurando tra le prime cinque attività produttive del Paese, con un fatturato di oltre 42 miliardi di euro e un gettito erariale complessivo di quasi 12 miliardi (relazione della Corte dei Conti) – è a tutt’oggi disciplinato attraverso leggi speciali e di urgenza, mancando, caso unico tra i Paesi occidentali, una normativa organica di settore.

Come spesso accade… un’anomalia tutta italiana.
 

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