Un day 5 tra i piu' veloci che si ricordino ha disegnato il final table che stanotte assegnera' l'ambito titolo del "WPT Doyle Brunson Five Diamonds Poker Classic". Appena 5 ore di gioco, per passare dai 18 giocatori reduci dal giorno precedente, ai sei che si contenderanno la vittoria al tavolo finale. Steve Sung (nella foto) ha monopolizzato l'azione prendendo una netta chiplead.
Il day 5 vedeva partire in testa a tutti Ben Straate, ma l'americano, noto "regular" al cash game high stakes su Pokerstars, aveva un approccio eccessivamente attendista, che avrebbe pagato a caro prezzo in seguito. Così sono altri a fare azione, e non poteva non farsi notare una Clonie Gowen in forma come quella vista al Bellagio in questi giorni. La ormai ex-Full Tilt pro (qui potete leggere la storia completa) fa addirittura un doppio player out in una sola mano quando, dopo l'allin preflop da utg dello short stack De Knijff, manda a sua volta da SB, per isolarsi, ma anche il BB Jack Wu fa call per il suo allin, in uno spettacolare showdown a tre in cui la Gowen copre entrambi gli avversari:
De Knijff a j
Gowen q q
Wu a q
Il board 6 5 2 2 10 consegna gli scalpi dei due a Clonie, e la fa salire ad oltre 2 milioni.
Ma la Gowen non ha fatto i conti con Steve Sung, che sceglie proprio lei per iniziare la sua travolgente scalata alla vetta. In una classica "blindwar" Clonie raisa a 100k da SB, con il call di Steve da BB. Al flop 10 8 4 Clonie punta altri 100k, e Sung fa ancora call. Al turn scende un altro 4 , e Clonie stavolta fa checkraise allin al bet di 250k di Steve, il quale esclama "se qualcuno chiama il tempo battetemi sulla spalla, per favore!", ed infila le cuffie per concentrarsi. Dopo un minuto circa però ha già deciso e dichiara call, girando 10 9 , in vantaggio rispetto ai 9 8 della Gowen. Il river 2 consegna il monster pot a Sung, e fa riscendere Clonie sotto il milione.
Escono dunque alcuni dei più attesi, Nick Shulman in 14° posizione, Robert Mizrachi in 11°. Esce anche Clonie Gowen in 10°, e indovinate per mano di chi? esatto, Steve Sung che fa call al suo reraise allin e vince il coinflip quando i suoi AQ trovano sia una Q al flop che un A al river, per avere la meglio sulla coppia di 6 della Gowen.
Quindi è la volta di Mike Matusow (foto a sinistra) in 9° posizione, quando con AQ parte e chiude dominato dai AK di Young che ha più chips di lui. Ma la mano della giornata è quella che consegna la chiplead a Sung. Steve raisa da utg a 150k, ottenendo il call di quello che fino ad allora era il netto chipleader, Evan McNiff, da middle. Al flop q 3 3 Sung punta 225k, e McNiff fa call. Il turn è un 9 , e stavolta il bet di Sung è da 525k. Evan fa ancora call. Al river 9 Steve non si ferma, e punta 1.5 milioni, ottenendo ancora il call di McNiff che poi mucka le sue carte di fronte a 3 3 di Sung e al suo poker di 3. Piatto da oltre 4.4 milioni che fa schizzare Sung in testa. Con l'eliminazione di Straate in 8° e di McGowen in 7° posizione, si arriva al final table che si giocherà stanotte, con la seguente disposizione:
Seat 1. Chino Rheem - 4.240.000
Seat 2. Amnon Filippi - 2.750.000
Seat 3. Hoyt Corkins - 2.295.000
Seat 4. Steve Sung - 5.885.000
Seat 5. Justin Young - 2.410.000
Seat 6. Evan McNiff - 4.805.000
photo courtesy World Poker Tour