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Zumbini: “Full Tilt, tante belle parole ma pochi fatti...”

flavio-ferrari-zumbiniFlavio Ferrari Zumbini è diventato un punto di riferimento per molti giocatori italiani che hanno ancora i loro bankroll depositati su Full Tilt Poker, a causa della grave crisi che sta vivendo la room. Il red pro romano non le manda a dire al suo sponsor ed anche nella giornata di ieri non ha esitato a polemizzare, commentando l’ultimo comunicato della casa madre:

“Dichiarano di voler risparmiare, 250 dipendenti verranno licenziati, hanno consulenti finanziari e numerosi "partners" con cui discutere una ricapitalizzazione. La società è poi convinta di avere un futuro nei mercati fuori dagli Stati Uniti ed è intenzionata a ripagare tutti i giocatori. Tante belle parole, di fatti però non ne vedo. Per giunta, l'udienza del 19 settembre sarà "privata”.

Sarcastico e critico “Confiteor” che ha trovato modo anche di chiarire il significato della sua ultima dichiarazione pubblica sulla spinosa e delicata vicenda: “mai detto che il rinvio di 4 giorni fosse utile in senso assoluto. Risposi con una battuta dicendo: meglio un rinvio di 4 giorni ora (l’ udienza il 19 invece che il 15 settembre) che aspettare chissà quanto tempo”.

Full Tilt Poker nel comunicato ha annunciato anche il probabile licenziamento di 250 dipendenti e nelle ultime ore sono stati allontanati alcuni programmatori dalla sede di Dublino che, allo stato attuale, conta 750 impiegati. I nuovi manager della room vogliono ridurre i costi gestionali di 12 milioni di euro, considerando che il sito ha perso definitivamente il suo primo mercato mondiale, non potendo più accettare gioco negli Stati Uniti.

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La situazione è critica e con l’avvicinarsi del 19 settembre, si accavallano le voci più disparate: si era diffusa anche l’ipotesi che i legali di Tilt non si presentassero all’audizione, rinunciando di fatto alla licenza. Con ogni probabilità era nelle intenzioni dei responsabili di non “costituirsi” in caso di udienza pubblica. Tutto invece avverrà in Camera di Consiglio su richiesta degli avvocati difensori.

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Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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