La storia è vecchia di una ventina d'anni, è stata resa nota da poco e non parla di cifre così enormi, ma visti i personaggi coinvolti è davvero incredibile: racconta di come Michael Jordan avrebbe "truffato" il fido compagno di squadra - e di sei titoli NBA vinti - Scottie Pippen.
Secondo quanto racconta Amin Elhassan di ESPN, il più forte giocatore di basket di tutti i tempi avrebbe soffiato a Pippen 100$ in ogni partita casalinga, per tutto l'arco della stagione e con un curioso stratagemma: le corse virtuali dei tori.
Durante le pause di gioco, negli sport professionistici USA (quindi anche in NBA) si usa molto intrattenere il pubblico non solo con cheerleaders e amenità varie, ma anche con le cosiddette corse virtuali: in questo caso - manco a dirlo, trattandosi dei Chicago Bulls - una corsa di tori, che veniva proiettata sul maxischermo dello United Center durante i timeout. Lo scopo era ovviamente quello di intrattenere il pubblico per una trentina di secondi, ma c'era chi le usava per altri scopi, nonostante fosse lì per fare tutt'altro...
Jordan era casualmente venuto a sapere che le corse erano pre-registrate e così, prima di ogni partita casalinga, arrivava al palazzetto in anticipo e si faceva dire da una persona dello staff quale colore avrebbe vinto la corsa quel giorno. Quindi, durante i time-out - mentre in teoria avrebbe dovuto ascoltare i consigli del coach Phil Jackson - scommetteva 100$ con Pippen sul fatto che avrebbe indovinato il toro vincente. Soldi sicuri, poichè conosceva già l'esito della corsa. Questa cosa sarebbe andata avanti per una intera stagione, senza che Scottie mangiasse la foglia...
Considerando che in una stagione ci sono 41 partite casalinghe, stiamo parlando di una cifra che al massimo sarà di 4mila dollari: non pochissimo per i comuni mortali, ma granellini di sabbia paragonati agli stipendi faraonici dei giocatori NBA - e a quello iper-faraonico di MJ. Non si tratta dunque di nulla che faccia gridare allo scandalo, anche perchè sulla passione per il gambling di "His Airness" circolano da anni storie ben più pesanti. Nulla che abbia mai potuto intaccare il sontuoso patrimonio come accaduto ad altre stelle NBA, ma al cui confronto questa storia è una bazzecola.
Rimane comunque un mistero su come abbia fatto Pippen a non accorgersi dell'inganno per una intera stagione. Alla fine è probabile che fosse un gioco delle parti, che fosse solo un modo per esaltare la leadership del compagno, che lo ha condotto per mano a entrare nella storia del basket. Tuttavia, conoscendo "l'abilità" che ha avuto Scottie nel gestire il suo patrimonio, qualche dubbio è lecito...