Come avevamo raccontato circa un mese fa, gli Oakland Raiders della Nationa Football Association avrebbero ormai preso la decisione di traslocare dalla baia di San Francisco, con il Nevada del sud come destinazione prediletta. Erano dunque iniziate le grandi manovre su più livelli: quello politico per rompere definitivamente il tabù che voleva la capitale del gioco d'azzardo invisa al mondo degli sport professionistici, e quello economico-finanziario, per mettere a punto il progetto di uno stadio adeguato a una lega di altissimo livello come la NFL.
In quest'ultimo progetto era entrato con munificenza anche Sheldon Adelson, noto magnate dei casinò e proprietario della Las Vegas Sands Corporation. Adelson aveva garantito 650 milioni di dollari sui 1,9 miliardi necessari alla costruzione dello stadio. Ma qualcosa, nel frattempo, è andato storto...
A quanto si legge dalle cronache sportive statunitensi, la presenza di Adelson tra li investitori avrebbe procurato più di un mal di pancia tra i vertici della lega, anche perchè nella NFL è vietatissimo che chi ha interessi economici nel settore del gambling non possa neanche detenere una piccola quota di una franchigia professionistica.
Così, nel giorno in cui i Raiders hanno ufficialmente annunciato di avere scelto Las Vegas e di essere estremamente felici di questo, il team ha proposto di pagare un affitto simbolico di 1 dollaro all'anno per il nuovo palazzetto. Uno sgarbo neanche troppo velato alle ambizioni - più che legittime - di Adelson, che avrebbe voluto invece avere voce in capitolo per valutare la fattibilità, ma soprattutto modalità e tempistiche di rientro dal grosso investimento.
Inoltre, il proprietario dei Raiders Mark Davis ha lasciato intendere che anche Goldman Sachs parteciperebbe al finanziamento del progetto. Uno schiaffo vero e proprio a Sheldon Adelson che, vedutosi così scavalcato, non ha tardato a reagire.

Con un comunicato stampa Adelson ha annunciato il ritiro del suo gruppo da ogni coinvolgimento nella costruzione del nuovo stadio, quindi i 650 milioni garantiti dal miliardario americano spariscono di colpo, ed è tutto da vedere se e in qual misura la celebre banca d'affari colmerà questo vuoto.
Inoltre, come fa notare Jason La Canfora di CBS Sports, Adelson non è proprio il pinco pallino di cui ci si possa sbarazzare così: a capo di un colosso del gaming e proprietario anche del Las Vegas Journal, Adelson "è il classico soggetto che può essere il tuo migliore e più influente amico, ma anche tramutarsi nel tuo peggior nemico".
La strada dei Las Vegas Raiders, anche se a fine marzo dovesse arrivare l'ok definitivo dalla NFL, potrebbe mettersi presto in salita.