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Esiste davvero una Dream Machine del PLO? Si intensificano le voci su Ben86 e Ike

Da qualche anno, su Twoplustwo gira una voce divenuta sempre più insistente sull’esistenza di un misterioso software di supporto per il poker online. Non si tratta di un bot, ma di un programma fatto sviluppare privatamente da un giocatore degli High Stakes, che sarebbe in grado di consigliare all’utente le mosse giuste per ottenere un perfetto gioco basato sulla GTO. Prima di affrontare nel dettaglio questo software, ripassiamo in cosa consiste questo approccio.

GTO significa Game Theory Optimal. Riprendendo le parole di Lorenzo “lorenzissimo” Lalicata, “indica una strategia che ci permette di essere perfettamente bilanciati“. Concretamente significa che ci permette di effettuare delle giocate che sono sempre matematicamente giuste, indipendentemente da ciò che farà il nostro avversario. La GTO è una strategia considerata “perfetta”, perché mette il nostro avversario di fronte a una scelta che non ha effetti sul valore positivo della nostra giocata.

Com’è facile intuire, giocare un poker basato sulla GTO è estremamente difficile. Ciononostante, come abbiamo riportato anche in passato, l’evoluzione del cash game online sembra muoversi fortemente in questa direzione. Sempre più reg hanno infatti scelto di abbandonare l’approccio exploitativo (potenzialmente anche più profittevole contro chi gioca bilanciato, ma più swingoso e difficilmente vincente ad altissimi livelli) per inseguire un gioco che punta ad una applicazione perfetta della Teoria dei Giochi.

Da quando hanno adottato questa strategia, alcuni reg hanno iniziato a vincere somme da capogiro e a tenere winrate apparentemente insostenibili. Questo aspetto ha suscitato molti dubbi e perplessità: è davvero possibile che la mente umana sia in grado di giocare in maniera matematicamente perfetta senza il supporto di un software? Da qui è nata la leggenda della Dream Machine.

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Isaac Haxton

Pare che il termine sia stato coniato da Dan “Jungleman12” Cates, il quale – sempre su Twoplustwo – avrebbe accusato Isaac Haxton di possedere e utilizzare un programma che lo rendeva sostanzialmente imbattibile nel Pot-Limit Omaha. Cates avrebbe poi cancellato i messaggi postati, pur continuando a tirare fuori nelle interviste e nei post successivi il termine “Dream Machine”. Di questo misterioso software ha parlato a lungo anche Joe Ingram nei suoi podcast. Ricordiamo infatti che “ChicagoJoey”, oltre a condurre interviste su Youtube, è anche uno stimato professionista del PLO.

Nella maggior parte dei casi quando si tocca questo argomento, il nome che spunta fuori è quello di Isaac Haxton. Il motivo è semplice: “Ike” ha effettuato lo switch dal No-Limit Hold’em al Pot-Limit Omaha soltanto pochi anni fa, eppure si è fin da subito schierato agli High Stakes sbaragliando tutta la concorrenza. Come fa notare un utente su Twoplustwo, “sembra quasi che non abbia avuto alcuna curva di apprendimento“. L’allora team pro di Pokerstars è passato da una variante all’altra senza alcuna difficoltà, imponendosi subito come un top reg. Una circostanza che ha fatto insospettire qualcuno e che ha spinto tutti i reg dei tavoli nosebleed a non dargli più action nel PLO Heads-Up.

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Pochi giorni fa la questione è tornata ad accendere la community online quando Doug Polk ha detto esplicitamente che Ben Tollerene utilizza un software per giocare il PLO. Come vi avevamo riportato, Doug si era scagliato contro “Ben86” a causa di un mancato scambio di coaching che lo aveva fortemente penalizzato. Nel corso di un lungo video su Youtube nel quale ha spiegato nel dettaglio cosa è successo, Polk ha dichiarato: “Se fai un accordo per scambiare informazioni, per me è un accordo vincolante. Non è che dopo aver seguito le mie lezioni sul NLH viene fuori che non puoi ricambiare perché utilizzi un software e non puoi condividere certe informazioni con me”.

La frase di Doug ha scatenato un’infinità di commenti su Twoplustwo, anche perché tutti sono a conoscenza della grande amicizia tra Isaac Haxton e Ben Tollerene. Alcuni utenti hanno scavato nel passato di “Ben86” e hanno trovato alcune sue dichiarazioni nelle quali ammetteva di aver collaborato con l’ingegnere e poker player francese Alix Martin alla creazione di software per il poker online. Pare quindi che Ben abbia davvero dei supporti per giocare il PLO e che questi siano parte del suo incredibile successo online (si parla di milioni di dollari vinti, anche se ha scelto di oscurare le sue statistiche sui siti di tracking).

La domanda che tutti si stanno facendo in questo momento è se il software nominato da Polk sia la famosa Dream Machine oppure qualche innocuo tool. Ma le domande non si fermano certamente qui: cos’è la Dream Machine e come funziona? C’è chi parla di un software che si occupa esclusivamente dei range preflop e chi parla di un elaborato strumento che segnala l’azione giusta su tutte le streets. E ancora: chi l’ha sviluppata? Quante persone la utilizzano? Pokerstars ne è a conoscenza?

Il mistero sulla Dream Machine è destinato a proseguire ancora a lungo, ma una cosa è certa: l’affermazione di Doug Polk ha sollevato un polverone che potrebbe finalmente portare un po’ di chiarezza su una situazione estremamente delicata per gli equilibri e l’integrità degli high stakes online.

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