Il 12 giugno, Paul Volpe criticava i colleghi che giocavano al Venetian, casinò di Las Vegas Sands, di proprietà di Sheldon Adelson, nemico giurato e dichiarato del poker online, colui che sta finanziando una campagna feroce contro la legalizzazione federale dell’e-gaming negli States. Sulla stessa linea di Paul Volpe, si era schierato Kevin MacPhee.
Ebbene, per uno strano gioco del destino, se andiamo a scorrere il payout del final table dell’evento 5.000$ Deep Stack Extravaganza Venetian (con un milione di montepremi garantito), scopriamo che Volpe ha incassato 125.248$, mentre MacPhee si è accontentato di 56.619$. Alla faccia della coerenza: i due si sono presentati belli tranquilli al Venezian e sono andati pure deep.
Le polemiche sono state inevitabili: il poker pro Corey Burbick li ha attaccati duramente. Quest’estate i grinder hanno versato alla causa del Venetian un rake pari ad oltre 750.000 dollari con le Deep Stake Series.
E’ vero che per Sheldon Adelson, 750.000$ sono solo una goccia nell’oceano, ma un potenziale sciopero da parte dei poker pro, sarebbe stato un messaggio molto forte per uno dei casinò più in vista di Las Vegas.
i cant understand how anyone plays at venetian. owner is not good for poker, and i wouldn’t feel great about paying him rake.
— paul volpe (@paulgees81) 12 Giugno 2014
Brian Hastings, sempre su Twitter, ha reso noto a tutti che “sono felice di aver raggiunto il mio obiettivo e di non aver versato neanche un dollaro di rake al Venetian”. Stilettata, ma con classe, a MacPhee e Volpe?
Achieved my goal of spending $0 at The Venetian this summer #successfulsummer
— Brian Hastings (@brianchastings) 19 Luglio 2014
Da questa vicenda è facile evincere il motivo per il quale i poker players non potranno mai creare un sindacato o una categoria che possa realmente tutelare gli interessi comuni dei giocatori stessi. Alla fine vince sempre la logica dell’individuo e l’istinto egoistico del grinder.
Esiste la PPA negli States, una lobby forte ma che ha un significato più politico e elitario. Inoltre, negli ultimi anni, i risultati sono stati a dir poco deludenti nello scacchiere di Washington. Creata e finanziata ai tempi d’oro da Full Tilt e PokerStars, non può essere ritenuta un vero e proprio sindacato, considerando lo scollegamento con la base. La PPA si è rivelata molto utile nella difesa in tribunale, di alcuni giocatori che hanno dovuto subire processi con l’accusa di gioco d’azzardo, ma a Capitol Hill, nel barricate create da Sheldon Adelson non si riescono ad aggirare.