A pochi giorni dall'Assopoker Cup, vale la pena ripercorrere la storia del nostro sito. Perché in vent'anni sono successe tante cose ed è bello anche raccontare da dove veniamo.
In questo Articolo:
Il mondo ai tempi di Assopoker
Ai primi di dicembre del 2005, in Italia avevamo il Berlusconi III, YouTube era stato fondato da poco, Facebook era ancora un fenomeno confinato al mondo universitario americano, Jannik Sinner aveva compiuto da poco quattro anni, MySpace era il futuro di chi voleva far conoscere la propria musica e Marcello Lippi aveva appena portato la Nazionale di calcio a qualificarsi per il Mondiale di Germania.
In quei giorni, Texasholdem.it, il primo portale dedicato alle varianti americane del poker, cambia nome in Assopoker.com.
Si inizia a formare una community che prima conta poche decine di iscritti, che però crescono, crescono e crescono di numero. Cresce anche il team, perché Assopoker aveva due anime diversissime tra loro quanto vincenti insieme: Emadunk, tra i primi professionisti italiani di Texas Hold'em, e Muz, manager preso dal mondo della musica e della pubblicità. Insieme, con l'aiuto dell'insostituibile Yaya, hanno messo su con il tempo una squadra che sarebbe diventata un po' una famiglia.
Dopo poco più di un anno, si unisce anche il sottoscritto, invitato da "Fragiola" nella chat del freeroll per italiani, che si giocava su PokerStars.com. Ai tempi, il poker online era ancora un'immensa zona grigia, non esistevano i mercati regolamentati e tutto era meravigliosamente "naïve".

L'età dell'oro dei forum di poker
A metà anni 2000 i forum andavano ancora per la maggiore, anche se mancava poco alla grande rivoluzione dei social network che avrebbe fagocitato tutto, con la prospettiva illusoria che essere sempre in contatto con tutti significasse maggiore libertà.
Il modello era quello americano di Twoplustwo, al quale un po' tutti cercavano di adeguarsi e Assopoker era tra quelli, rivestendo il ruolo di capostipite del movimento italiano. un ruolo dato dall'essersi mossi in anticipo ma soprattutto dai numeri, sempre molto più grandi di tutti gli altri forum di settore che nel frattempo sarebbero venuti fuori.
Facevano parte dei primi tempi di Assopoker tante persone che hanno scritto pagine importanti nella storia del poker, ma in generale il forum era un'esperienza realmente democratica, una comunicazione orizzontale dove il notaio e lo studente, l'avvocato e l'operaio si relazionavano alla pari, mediati da un nickname, uniti da una passione e da un linguaggio codificato che era il nascente "pokerese".
Quanti vip tra i pionieri di Assopoker!
Tante belle professionalità sono nate da (o con) Assopoker, e non parlo solo di giocatori affermati come Dario Alioto, Luca Pagano e Dario Minieri. C'era Cristiano Blanco, al tempo giornalista-giocatore e oggi CEO di un grande casinò olandese. C'era Alberto Russo, allo step iniziale di una carriera che lo ha visto partire dal poker per poi tornarci dopo molti anni e le più diverse esperienza lavorative.
L'irresistibile fascino dei flame
Chi oggi è abituato a spippolare il telefono aprendo notifiche dai social non può capire cosa fossero le dispute - pardon, i FLAME - sul forum. Capitava spesso che ognuno di noi, preso da impegni di lavoro, studio, famiglia o amici, non vedesse l'ora di tornare a casa per aprire il forum e vedere se qualcuno aveva replicato al suo post. Il forum diventava così un mondo a se stante, e non si definiva casualmente come "community", perché lo era veramente.
Lo si percepiva dai primi raduni live che si facevano, in cui per la prima volta i nickname assumevano sembianze umane e lo scambio virtuale diventava un abbraccio reale, anche se ci si era virtualmente scannati fino alla settimana precedente.

Vent'anni da festeggiare
Assopoker era questa cosa qui, anche se poi il tempo e le evoluzioni del mercato e del poker l'hanno fatalmente trasformata in qualcos'altro.
Ma era qualcosa di bello e di vero, come i raduni che Emadunk e Muz organizzavano periodicamente per il team, composto da giornalisti, tecnici informatici, giocatori, moderatori, esperti di marketing. Raduni da quasi una trentina di persone, e ogni singolo componente di quella trentina li ricorda come una bella fase della vita.
Anche per questo sarà bello ritrovarsi a celebrare il ventesimo anno di questo tetto virtuale che ci ha accolto tutti, che ha accolto chiunque fosse interessato a un giochino che tanto ci fa incazzare, ma senza il quale - diciamolo - forse saremmo persone peggiori.
Cosa attenderci dall'Assopoker Cup
L'appuntamento dell'Assopoker Cup non si esaurirà nel torneo (100.000€ garantiti a montepremi). Oltre a momenti conviviali tra vecchi amici, conoscenti e colleghi, ci saranno per tutti gadget celebrativi!


