Tra le mani che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria degli appassionati di poker vi è certamente il super cooler, che più cooler non si può, tra Justin Phillips e Motoyuki Mabuchi.
Phillips vs Mabuchi
La location, la riconoscerete tutti, è quella di Las Vegas, la cornice, invece, è quella del Main Event del 2008, prima tra le edizioni il cui Final Table venne giocato a novembre.
Il torneo è iniziato da poche ore, si gioca l’ultima mano del livello 150/300 e lo statunitense Justin Phillips si trova invischiato in una mano che lo vede flattare da bottone sull’apertura di Motoyuki Mabuchi a 850.
Il giapponese, bello felice di possedere due assi neri, assiste al call del suo avversario con k j . Ma questo lo scoprirà solo al river.
La mano
Il flop non è esattamente dei più brutti per il giocatore asiatico, che trova il suo top set: a q 9 -
Con astuzia e arguzia d’altri tempi, il buon giapponese prova ad intrappolare lo scamiciato collega, mettendo in atto il più classico dei check, a cui segue la stessa azione di Phillips, ben contento di vedersi gratis il turn.
Un fantastico 10 atterra in seconda strada, rendendo molto più felice la fin lì già profittevole serata del “canotta”, il quale chiama la delay C-Bet di Motoyuki a 1.600.
Visto che la mano non è stata fin qui ancora abbastanza spettacolare, mancava la carte del peccato del river, un clamoroso a che regala al "fortunatissimo" Mabuchi un bel quads di assi, ma ad un ancor più fortunato Phillips la fatidica scala reale, il punto imbattibile.
Imbattibile anche da chi ha un poker, perde da una sola combo e decide di uscire a 2.500, ricevendo un rilancio del suo avversario a 8.500.
La fine della mano, come al solito, la lasciamo al vostro buon gusto…
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