Da quando è uscita la notizia che Caesars Entertainment ha annunciato la vendita dell’iconico marchio World Series of Poker (WSOP) a NSUS Group Inc , società di investimento e gestore della poker room online GGPoker, le reazioni a caldo non si sono fatte attendere.
Tra gli argomenti che sono tornati di moda, c'è ovviamente quello che è successo al tavolo finale del Main Event, quando la curva del vincitore Jonathan Tamayo, consultava un computer nella persona di Dominik Nitsche e, avendo una ancor maggiore "forza contrattuale", Daniel Negreanu è tornato sull'argomento, a seguito di un'intervista esclusiva rilasciata dal canadese a Poker.org.
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Come le WSOP affronteranno la questione
"Ne abbiamo discusso a lungo", ci ha detto Negreanu, "ma a questo punto, ciò che deve accadere è coinvolgere il team legale e assicurarci che qualsiasi cosa mettiamo per iscritto possiamo farlo legalmente: non viola i diritti dei giocatori, li protegge, protegge gli organizzatori, ma anche, cosa più importante, offre chiarezza ai giocatori. Quindi non c'è dubbio su cosa succede se lo fai.
"In tutta onestà, penso che si fosse menzionato all'inizio dei tornei alle WSOP. Dicevano che avresti potuto ricevere una penalità, il che era un po' troppo vago perché è tutto nuovo, giusto? Non eravamo davvero sicuri di quanto dovessimo essere fermi con questo genere di cose e che forse un disinvolto "ehi, non farlo" avrebbe funzionato, sarebbe stato sufficiente.

Una regola chiara
L'idea di Daniel Negreanu è dunque quella di mettere nero su bianco una regola chiara, che metta d'accordo tutti in maniera ferma e decisa.
Il canadese vede un lato positivo in quello che è successo lo scorso luglio, visto che potrebbe generare una sorta di via da seguire che non si limiti alle ammonizioni, ma che crei regole certe sul da farsi e a punizioni che si regolino di conseguenza.
"Ovviamente il più grande palcoscenico del poker, ha fatto da cassa di risonanza molto più decisa rispetto a un evento che non richiama un pubblico così vasto, è stata un'esperienza contaminata. Ma penso che andando avanti guarderemo il lato positivo di questo, ovvero che dovrebbe generare una regola che sia chiara e che elimini quella m**** dalle sale. È brutto. Non c'è alcun vantaggio in questo. Nessuno lo vuole, nessun professionista, non va bene per te, niente rec, non va bene per la crescita del gioco, per niente".
Se fossi stato lì...
L'intervista di Negreanu a Poker.org continua con un attacco durissimo.
"Se fossi stato lì dal vivo e l'avessi visto succedere, avrei avvisato immediatamente i direttori del torneo. Questo è il motivo per cui ero sbalordito dal fatto che nessuno facesse nulla.
La più grande difesa che posso avere per loro, può essere quella che non pensavano di aver fatto qualcosa di sbagliato, e che lo hanno fatto allo scoperto. Da questa prospettiva puoi difenderli.
Detto questo, quando sei Dominik Nitsche e gestisci un sito di training per questo genere di cose, giochi a poker online; tutti questi strumenti sono vietati online. Non ti è permesso usarli mentre giochi. Allora perché dovresti dare per scontato che al tavolo finale delle WSOP puoi farlo? Quello che devi fare in quel posto è che se sei una persona responsabile, specialmente qualcuno nel settore, vai in sala e ottieni chiarimenti".

Se la legge non ammette ignoranza
La necessità di presentarsi a questi appuntamenti e conoscere le regole, diventa un punto fondamentale per Negreanu, secondo cui è certo che qualcuno ha infranto le regole.
Non basta dire che non si conoscono, Nevada Gaming ha regole contro questo genere di cose, ma la risposta di Dominik, secondo Negreanu è stata imbarazzante.
"L'onere per me era esclusivamente su Dominik, e la sua risposta dopo è stata imbarazzante. Dovrebbe essere imbarazzato. Tutti nella comunità del poker dicevano 'Dom, non dovresti farlo', e lui ha semplicemente alzato due dita. Ero mortificato, non per lui, è molto arrogante per natura ed è stato messo all'angolo da tutti. Quindi, piuttosto che dire 'Vi ho sentito ragazzi, forse è stata una brutta figura', invece di questo ha raddoppiato, triplicato e quadruplicato, e lo farà sempre".