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Le parole di Dario Sammartino: "sono così felice, il braccialetto dopo 12 anni"

La notizia della vittoria del braccialetto di Dario Sammartino è di quelle che catalizzano l'attenzione di tutto il movimento pokeristico italiano e, quando capita che un nostro connazionale così amato e seguito, porti a casa un risultato straordinario come quello di questa notte, il traino per tutti coloro che sono o diverranno appassionati del gioco del poker, è notevole.

Un'attesa lunghissima

Dopo le foto di rito che spettano a tutti i vincitori di un braccialetto, Pokernews si è presa anche la solita briga di strappare le prime dichiarazioni al campione napoletano, anche ancora aveva in mano le carte che gli hanno permesso di conquistare il primo braccialetto alle World Series Of Poker della sua carriera.

Dario Sammartino con Luigi Curcio

Un braccialetto, che, come state per leggere anche voi, è stato atteso per lungo tempo, , accarezzato per anni, addirittura sfiorato nel 2019, quando, in heads up, Hossein Ensan, vietò la gioia e l'immortalità pokeristica al partenopeo, quella della vittoria del Main Event, il torneo considerato da tutti come un vero e proprio campionato del mondo di Texas Hold'Em.

Il monile arrivato al termine dell'evento numero 61, il $2,500 Mixed: Omaha Hi-Lo 8 or better; Seven Card Stud Hi-Lo 8 or better (8 handed), chiude una caccia ad una magnifica preda, durata 12 anni.

Le dichiarazioni a caldo di Dario Sammartino

Raggiante, felice, empatico come non mai, la stanchezza sul volto di Dario Sammartino è svanita appena dopo la mano conclusiva di Stud Hi-Lo, 6 8 10 9 q 6 j , che gli ha permesso, grazie ad una scala, di sconfiggere in Heads Up il tenace ed esperto norvegese Jon Kyte.

"Oh, mi sento così bene", ha detto Sammartino con un sorriso a 123 denti, "e finalmente, dopo 12 anni, sono così felice. Era un field molto difficile".

Dario Sammartino courtesy Pokernews & Rachel Kay Winter

Questa è la 24esima apparizione di Dario a un tavolo finale delle WSOP.

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"Il field di questo torneo è sempre molto tecnico, per cui difficile da battere", ha continuato Sammartino riferendosi al field altamente qualificato dei giocatori di mixed game e dei vincitori di braccialetti.

"Ho giocato tutto l'anno online disputando molte sessioni di mixed game con alcuni dei migliori giocatori della specialità. Ho imparato dai migliori giocando con i migliori. L'anno scorso ho iniziato a studiare e migliorare, e questo è il risultato".

Sammartino aveva in programma di giocare uno schedule WSOP completo prima di questa vittoria e nulla è cambiato su quel fronte. "Cercherò di giocare di tutto, ma la mia priorità è il 10k 2-7 No-Limit. Dopodiché ci sarà tempo per prepararmi al meglio per il Main Event".

"Penso che l'amore sia tutto nella vita. È molto importante per me. Ho l'amore dei miei amici e l'amore della mia famiglia, senza di loro non sono niente. Quindi grazie alla mia famiglia, ai miei amici, alla mia ragazza e a mio figlio".

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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