All' EPT di Montecarlo una scena esilarante vide coinvolti David Vamplew ed Artem Litvinov, mentre si trovavano al tavolo televisivo assieme a Daniel Negreanu: lo scozzese riuscì a raddoppiare ai danni del proprio avversario, ma al prezzo di farsi un nuovo "nemico".
In questa mano i due si trovano a giocare heads-up, con Litvinov che completa dal piccolo buio con k k e Vamplew che si limita a vedere il flop con 10 8 . Il board è molto generoso con David, visto che si presenta con j 6 10: lo scozzese si limita a chiamare la puntata di metà piatto del russo, ed il turn è il 3 .
Nonostante questo Vamplew ancora una volta si limita a chiamare, rimanendo con 19.000 fiches alle spalle ed un piatto di poco superiore alle 11.000 fiches. Per questo motivo, quando al river il board si completa con il 4 , dopo aver puntato 8.600 Litvinov esclama: "Se hai intenzione di andare all-in non starci a pensare, ti giuro che ti chiamo, hai uno stack corto".
Il vincitore dell'EPT di Londra ci pensa per un po', ma poi dichiara l'all-in e come promesso viene immediatamente chiamato: allo showdown, però, Litvinov non reagisce in modo marcatamente sportivo, considerando la riflessione del britannico come di fatto uno slowroll.
"Se mi dice che sta pensando se chiamare o foldare, posso aspettare anche un'ora"
Il russo infatti, visibilmente seccato da quella che considera una sfacciata mancanza di rispetto da parte di un ragazzino, inscena un monologo infarcito di imprecazioni, che essendo espresse nella sua lingua nessuno al tavolo può davvero capire. Vamplew prova a giustificare quanto fatto, ma niente da fare: ecco che allora ad allentare la tensione ci pensa Daniel Negreanu.
Il canadese è ovviamente piuttosto divertito dalla scena, e così ad un certo punto esclama: "Sono piuttosto sicuro che nulla di quello che ha detto fossero complimenti, non conosco il russo ma ho percepito il tono".
E, considerando che se lo trovava proprio seduto a fianco, c'è da giurare che l'abbia percepito anche Vamplew...