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Liv Boeree

“La doppia sfida delle donne nel poker ma la partita più importante si gioca fuori dai tavoli”

di Alessia Zannini

Nell’antichità "Le donne in Grecia antica non erano esattamente invitate al simposio". Atene le voleva mute e invisibili, mentre a Sparta almeno le facevano allenare per generare guerrieri robusti. A Roma, un po' meglio: se fossi stata una matrona rispettabile, avresti potuto anche gestire una casa… ma sempre sotto l'occhio vigile di un uomo.

Nel Medioevo? Se fossi stata una contadina, avresti passato le giornate a lavorare e procreare. Se fossi stata nobile, avresti vissuto intrappolata in un castello. La grande conquista? Diventare una suora per scappare dal matrimonio combinato.

Nel Rinascimento il mondo dell'arte e del sapere era ancora riservato agli uomini. "Ma cara, lascia la filosofia, la cucina è il tuo regno!"

Nell’ età moderna: "Liberté, égalité, sororité?" Non proprio. Durante la Rivoluzione Francese, le donne combattono, ma poi Napoleone codifica il fatto che appartengano ancora al marito. Grazie, Boney.

2024? I dati urlano e chiedono di essere ascoltati: - 1 donna su 3 nel mondo ha subito violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita, secondo l'OMS - Nel 2023, in Italia, sono state uccise 125 donne, di cui la maggioranza (quasi il 60%) per mano di partner o ex partner - Solo il 10% delle vittime denuncia, spesso a causa di paura, stigma o mancanza di supporto.

25 Novembre: giornata internazionale sulla violenza contro le donne

Oggi, 25 Novembre, data che l’assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato come ricorrenza della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, ancora ci si chiede quali siano le cause di questo grave tumore societario da estirpare. Spesso, le seguenti tre hanno lo stesso filo conduttore:

Disuguaglianze di genere: Ruoli tradizionali che relegano le donne a posizioni subordinate.

Norme sociali: Accettazione culturale della violenza o del dominio maschile.

Fattori economici: Dipendenza finanziaria che impedisce alle donne di lasciare situazioni violente.

La doppia sfida delle donne nel poker

È proprio su questi ultimi 3 fattori prepondenderanti che voglio fare leva in quanto le donne, nel poker, spesso affrontano una doppia sfida: quella di competere in un ambiente dominato dagli uomini e quella di lottare contro pregiudizi e discriminazioni.

Il poker, infatti, come il mondo in generale, è un luogo dove le donne hanno spesso dovuto lottare per essere riconosciute e rispettate.

La Giornata nazionale contro la violenza sulle donne rappresenta un momento per riflettere su quanto ancora ci sia da fare per garantire che ogni donna, indipendentemente dal settore, possa sentirsi sicura e valorizzata. Le donne che voglio celebrare oggi sono esempi di successo, donne che sono riuscite ad emergere come vere e proprie leader.

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Le storie di queste giocatrici di poker non riguardano solo il loro successo, sono esempi di resistenza, determinazione e coraggio.

Vanessa Selbst: la numero 1

La regina del poker moderno Vanessa Selbst è un nome che risuona con rispetto in ogni tavolo da poker. È l'unica donna ad aver mai raggiunto il numero uno nella classifica Global Poker Index, con oltre 11,9 milioni di dollari in vincite live. Ma oltre ai numeri, Selbst ha sempre rappresentato un esempio di forza, determinazione e impegno. Il suo approccio matematico e aggressivo al gioco ha dimostrato che talento e studio non conoscono genere. Vanessa ha spesso parlato di uguaglianza e rispetto nel poker, incoraggiando una maggiore inclusione.

Jennifer Harman: pioniera in un mondo maschile

Prima che il poker diventasse un fenomeno mediatico, Jennifer Harman era già un'icona. Due volte vincitrice di braccialetti WSOP, è stata una delle poche donne a giocare regolarmente nelle partite high-stakes più impegnative di Las Vegas, dominando al tavolo anche contro avversari del calibro di Doyle Brunson e Phil Ivey. Harman ha spesso discusso delle difficoltà di essere presa sul serio in un ambiente così competitivo e maschile, diventando un simbolo di perseveranza per molte donne.

Liv Boeree: scienza, poker e responsabilità sociale

Liv Boeree ha dimostrato che una mente brillante può dominare il poker. Laureata in astrofisica, è conosciuta non solo per le sue abilità strategiche, ma anche per il suo impegno a cambiare il mondo attraverso il Raising for Effective Giving (REG), un’organizzazione benefica sostenuta da giocatori di poker. La sua carriera e la sua personalità sono esempi di come si possa avere successo restando fedeli ai propri valori.

Barbara Enright: una leggenda senza tempo

Barbara Enright è la prima donna ad essersi seduta al tavolo finale del Main Event delle WSOP, un risultato che risale al 1995. Ha anche vinto tre braccialetti WSOP, dimostrando che la sua presenza ai tavoli non era solo simbolica, ma frutto di talento puro. Enright è stata una pioniera, aprendo la strada per le donne in un'epoca in cui il poker professionistico era quasi esclusivamente maschile.

Annette Obrestad: prodigio norvegese del poker

Annette Obrestad ha segnato la storia del gioco vincendo il Main Event delle World Series of Poker Europe nel 2007, a soli 18 anni, diventando la più giovane campionessa WSOP di sempre. Conosciuta per il suo stile strategico e per aver dominato i tavoli online giocando interi tornei senza guardare le proprie carte, Obrestad ha sfidato gli stereotipi di genere ispirando una nuova generazione di giocatrici. La sua resilienza e il suo talento la rendono un simbolo di empowerment femminile.

Dal soffitto di cristallo ai diritti negati in alcune parti del mondo, la strada è ancora lunga. Eppure, le donne continuano a marciare: tacchi alti o scarpe da ginnastica, non importa. 1522 è il numero nazionale contro la violenza sulle donne. È gratuito, riservato e attivo 24 ore su 24. Parlare è un atto di coraggio. Ascoltare è un dovere.

A cura di Alessia Zannini

Assopoker team è un gruppo di lavoro di 13 esperti editor di poker, scommesse, casinò, lotterie, sport in generale e tutti i giochi legali. Il lavoro del team è quotidiano dal 2006, anno di fondazione del sito.
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