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EPT Praga – L’acuto di Piero Alioto! Al fratello d’arte la prima picca italiana del festival

Praga – In una giornata che ha visto imbustare ben 3 italiani sui 16 left del main event, un altro nostro portacolori si è fatto valere nella capitale ceca. E lo ha fatto davvero nel migliore modi: alle ore 1:39 della notte, Piero Alioto ha infatti messo le mani sull’evento #38 del festival EPT by Pokerstars, un 1.100€ turbo single re-entry da 416 giocatori.

Il palermitano si porta così a casa la picca e circa 77.000€ di prima moneta

“E’ stato un saliscendi continuo, ma al final table sono riuscito a trovare subito un raddoppio fino a conquistare la chipleading che mi sono preso a 4 left e non ho praticamente più mollato”.

Alioto, Alioto, Alioto… Ma non è che?

“Eh sì, mi hai scoperto: sono il fratello di Dario! Io ho un lavoro e il poker è sempre stato un semplice divertimento. Dopo questi ultimi 2 anni, la voglia di staccare era tanta sicché, quasi di colpo, mi son detto: ‘Perché non partire per Praga?”

Così come tanti altri player partiti per questa trasferta, il plan originario di Piero era ben diverso:

“In famiglia abbiamo la passione per il PLO ed ero venuto qui per giocare cash la variante a cinque carte. E solo qualora fosse andata bene avrei buttato l’occhio su qualche torneo. Al Main sono uscito in malomodo, questo 1.100€ l’ho startato un po’ per caso ed è finita davvero bene. Sinceramente non amo l’hold’em, credo sia più tecnico del PLO-5, ma decisamente più noioso. Eppure sono qui con una picca in mano. Incredibile.”

Più che gioia ed entusiasmo, Piero, palesa un pizzico di stanchezza:

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“Non sono più abituato a fare tornei di due giorni e questa serata finale è stata discretamente snervante. Alla fine eravamo tutti un po’ stanchi, ma la dote in chips a mia disposizione mi ha permesso di fare la differenza”.

La mano conclusiva contro il britannico Andrew Wilson nel testa a testa finale, tradisce effettivamente qualcosa:

“Lui era risalito e per un attimo siamo stati quasi appaiati ma non abbiamo mai parlato di deal nonostante i quasi 30.000€ di differenza tra primo e secondo. Dopo aver riconquistato un po’ di vantaggio, ho fatto all-in da bottone con A-6 e lui ha chiamato piuttosto rapidamente con quasi 30 bui con K-J. Board senza figure e fine dei giochi!”

Nel complimentarci e congedarci con lui proviamo in ultimo a strappargli anche una battuta sul fratellino:

“Dario ha fatto il professionista per tanti anni e non penso abbia più la verve di un tempo. Di certo il poker è ancora nella sua vita visto che pochi mesi fa era a Rozvadov e penso abbia intenzione di ripartire per l’ennesima trasferta a Vegas quest’estate. Io lì non sono mai stato e avrei una voglia matta di andarci. Se troverò un po’ di tempo un pensierino ce lo faccio.”

Malato di ogni sport che abbia una palla, "skill-gambler", comunicatore seriale e, ahivoi, giornalista a tutti gli effetti. Amo la menta, un po' meno la Juve. Scrivo di poker da 10 anni. In sostanza, drawing dead.
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