Dall'EPT Praga che si è chiuso domenica con la vittoria di Pedro Marques al Main Event, i pokeristi azzurri sono tornati nello Stivale con tre picche. Prima di Filippo Lazzaretto sabato e Mario Colavita domenica, a trovare l'acuto buono per la vittoria EPT era stato Ettore 'pro-fumato87' Esposito nella giornata di venerdì.
Il 37enne napoletano ci ha raccontato la gioia del successo e il particolare momento di condivisione vissuto con gli amici della trasferta, che alle due di mattina si sono alzati dal letto apposta per tornare in sala e sostenerlo con il loro tifo.
In questo Articolo:
Il racconto della trasferta
Ciao Ettore, per iniziare raccontaci questa trasferta EPT: quando e con chi sei arrivato a Praga?
Sono arrivato a Praga il giorno tre assieme al 'Giuglia', 'Everbrun' e Teamzeus che sarebbe Antonello Ferrajuolo. L'evento iniziava il giorno quattro ma abbiamo deciso di arrivare un giorno prima, in modo tale che il giorno dopo siamo arrivati belli riposati a giocare il The Opener senza dover fare le corse. Per me è andato male però per 'Il-Giuglia' ha portato bene perché ha iniziato subito con un tavolo finale e ha chiuso al terzo posto.
Quanti tornei hai giocato?
Prima dell'evento in cui ho vinto la picca ho praticamente giocato tutto, dal Main Event all'Opener al 1100 Eureka al Main Event EPT. Tra l'altro avevo vinto online su PokerStars i ticket dei due Main Event, sia dell'Eureka che dell'EPT, quindi in pratica li ho freerollati. Ho deciso di non giocare i tornei mystery bounty perché onestamente non è una formula che mi mi fa impazzire, preferisco giocare tornei più tecnici live, visto che comunque online ci riempiono di 'sti tornei con le mystery.
Il rapporto conflittuale con le taglie misteriose
Il bello è che hai vinto la picca proprio in un torneo con le taglie.
Sì, è un po' un paradosso che io abbia scippato proprio un torneo con questa formula. Però se dovessi scegliere tra taglie progressive e taglie misteriose scelgo sempre le prime. Se devo fare una scaletta scelgo i tornei Normal, poi quelli PKO e KO e i Mystery Bounty al terzo posto perché non è un format che mi fa impazzire.
Come hai deciso di partecipare a questo torneo?
Venerdì partivano due tornei su due giornate di gioco ma io dovevo partire il sabato mattina e quindi ho deciso di giocarlo insieme a Luigi D'Alterio e Antonio Asaro che anche loro partivano il sabato.
Raccontaci come è andato!
Nulla degno di nota finché non siamo arrivati a diciassette-diciotto left. Lì mi cambiano di tavolo e la prima mano sono su big blind e gioco 8x quando bottone shova dritto. Io spillo A-7o, chiamo e trovo subito il double-up. Da quel momento in poi ci sono state quattro cinque mani di fila in cui ho iniziato a vincere le taglie, fino a quel momento ne avevo zero.
Quanto hai fatto di taglie alla fine?
Alla fine ho vinto dieci taglie per diecimila euro totali.

Il tavolo finale
Al tavolo finale conoscevi qualche avversario?
Mi avevano detto che l'inglese-rumeno che poi ho trovato in heads-up era forte e che aveva fatto tavolo finale all'High Roller WSOP Paradise delle Bahamas. Però in realtà al tavolo finale c'era un ucraino che mi aveva messo in difficoltà al primo tavolo, quando io ero short, che secondo me era pure più bravo di questo. Per fortuna l'ho bustato in uno spot in cui ho aperto coppia di dieci da utg e poi ho chiamato il suo shove da bottone. Ha girato coppia di nove e su board liscio ho preso la sua taglia e mi sono trovato la strada ancora più in discesa di prima.
L'heads-up come è andato?
Non è stato difficile perché io ho iniziato con 28bb contro i suoi 7bb, quindi in totale controllo. In realtà poi lui ha raddoppiato due volte, prima con un ottanta venti e poi con un settanta trenta, ma si trovava sempre short perché anche quando ha raddoppiato poi io lo aggredivo e continuava a scendere di stack, essendo una struttura molto veloce. Nell'ultima mano ho openshovato A7o e lui mi ha chiamato con A3o, al flop sono scese carte alte quindi c'era la possibilità di splittare ma turn e river mi hanno dato la picca.
L'emozione della condivisione
Ti sei emozionato?
Sì! Anche se a livello economico 34k non mi spostano nulla ma è una grande soddisfazione e una bella iniezione di fiducia perché è un trofeo che sognano tutti i pokeristi. Io stesso per anni ho sognato di vincere la picca. La soddisfazione è stata più grande perché l'ho condivisa con gli amici che erano presenti lì a tifarmi.
Chi c'era?
Piano piano sono arrivati tutti alla spicciolata quando hanno saputo che stavo arrivando al tavolo finale. Erano già passate le due di notte ed erano tutti andati a letto. Sono iniziati ad arrivare durante la pausa, 'Alesiena' ha anche portato una bandiera italiana. Anche grazie al loro supporto mi sentivo in piena fiducia, infatti gli ho detto di stare tranquilli che avrei portato la picca a casa.
Avete festeggiato?
Prima ho dovuto aspettare che arrivasse il fotografo ufficiale di PokerStars per le foto di rito con la picca. Il floor mi ha detto che dovevo tornare il giorno dopo per farle ma quando gli ho detto che avevo l'aereo sono andati a svegliarlo. Fatte le foto siamo andati al bistrot del casinò a festeggiare. C'erano tutti, Piroddi, Il-Giuglia, Asaro, Deneb, Paul, Everbrun1... Ringrazio davvero tutti per il supporto, anche quelli che mi sono dimenticato di nominare, e ringrazio anche tutti gli amici che mi hanno sostenuto da casa.
Quali sono adesso i tuoi programmi pokeristici?
Continuerò a giocare online, che è imprescindibile come palestra anche se ormai preferisco il live perché a quasi 40 anni non si può continuare a stare attaccati al pc fino alle sei di mattino. Pianificherò le migliori trasferte live che è una dimensione di gioco che mi piace di più visto anche che mi piace viaggiare e stare con gli amici. Sono vibes molto diverse da quelle dell'online. Per me l'amicizia è tutto, con i ragazzi che erano anche a Praga ormai abbiamo fatto un bel gruppo e il bello è che a volte vado in trasferta perché so che starò con i ragazzi più che per il poker in sé.