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Ettore Esposito spiega le mani che lo hanno fatto volare al day 3 del Main Event EPT Praga

Nel day 4 del Main Event EPT Praga che inizia a breve, sarà chiamato a difendere i colori azzurri insieme a Marco Regonaschi (che incrocerà al tavolo 3) e a Umberto Ruggeri.

Ettore Esposito, conosciuto online con il nickname 'pro-fumato87', ci ha spiegato le mani che nella giornata di ieri gli hanno permesso di mettere in busta 700.000 chips.

Il raddoppio 50 left

La prima è un raddoppio pieno arrivato con il torneo di PokerStars (poker) sui 50 left e blinds 6k/12k con bb ante. Esposito difende il grande buio sulla apertura di utg.

Flop 6 3 2 Kocab bet 23k, chiama Esposito.

Turn 4 Esposito leada 32k, chiama Kocab.

River 2 Esposito all-in per 231k, Kocab usa un time bank per chiamare con K K solo per vedere le chips prendere la via dell'azzurro che gira A 2 .

Come ha pensato Esposito

Lasciamo subito la spiegazione della condotta a Ettore:

"Al tavolo erano tutti fortissimi a iniziare da O'Dwyer che conosciamo tutti. L'unico avversario di livello medio mi sembrava proprio il player da utg, che mi copriva di poco. Sulla sua apertura la mia difesa è standard.

Al flop abbiamo bottom pair con incastro, lui cbetta standard e standard è anche il mio call.

Quando al turn casca il 6, che è una carta che chiude le straight, teoricamente è da leadare il 100% delle volte, anche perché leadando, se lui ha overpair come gli avevo messo nel range, è costretto a chiamare, non può raisare. Avendo equity coi due siamo messi bene perché lui non ha cinque nel range, cioè può avere A5, ma pochissimi.

Inoltre il 6 turn può anche freezare l'azione perché lui si potrebbe spaventare e checkare dietro i K for value. In questo caso se anche trovassi il mio river e bettassi non vincerei i massimi, invece leadando potevo anche 2uppare pieno e così è andata.

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Al river avrei potuto dimensionare una bet di half-pot, che poi sarebbe stata di metà del mio stack, ma ho deciso di overshovare per polarizzarmi su mano forte o bluff pieno. In range non ho tanti due, alla fine gli unici due che ho sono quelli di A2s."

Con il linguaggio del corpo mi stava dicendo 'folda che tiro un sospiro di sollievo'

Ettore Esposito

Il raddoppio 100 left

Prima della mano di cui ci ha snocciolato il TP, Esposito aveva trovato un altro raddoppio importante quando il torneo era intorno ai 100 left.

"In blind war giocavo 50x, su big blind c'era un danese cicciottello con gli occhiali che coprivo. Apro x3.5 con T3o, lui chiama.

Flop K-7-2 rainbow, cbetto un terzo pot perché comunque una volta che ho aperto cbetto standard, è una texture in cui c'è anche il K ma lui chiama.

Al turn casca un T, il mio T, che apre anche un redraw a cuori perché anche il K flop è di cuori. Checko for value, lui fa un terzo pot, chiamo

River 9 che è una carta bruttissima perché chiude le scale, io checko, lui shova... Online avrei foldato ma essendo live mi sono detto che forse potevo prendere qualche tell.

Lui stava immobile, quasi non respirava con gli occhi che quasi gli uscivano dalle orbite, sembrava morto dentro. Con il linguaggio del corpo mi stava dicendo 'folda che tiro un sospiro di sollievo', quindi ho deciso di callare e mi ha girato Q8 a cuori, l'ho stakato per un double-up quasi pieno"

Giornalista
Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico si è appassionato al poker e dal 2012 è diventato il suo pane quotidiano. Intanto ha scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco. Vive in Maremma dove è riuscito a realizzare il sogno che aveva preso forma nella sua mente da piccolo davanti a un 486 con 4Mb di RAM, ovvero lavorare comodamente da casa scrivendo al computer. Laurea magistrale in scienze della comunicazione, da venti anni iscritto all'Ordine dei Giornalisti, prima di conoscere il poker si è occupato di cronaca sulla stampa quotidiana nazionale e di musica su quella periodica, quest'ultima soprattutto per entrare gratis ai concerti. Poi ha creato e diretto per cinque anni un freepress bilingue turistico-locale. Al termine di questa esperienza il suo percorso si intrecciò con il NLHE grazie a un amico che giocava su Full Tilt Poker.
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