Abbiamo parlato molto spesso di tell e strategia (qui trovate una selezione di articoli a riguardo), ma raramente di quelli che nel gergo vengono chiamati fake tell. Che cosa sono i fake tell, come e quando li si utilizza e come si fa a identificarli negli altri?
Vediamolo insieme.
In questo Articolo:
Fake tell: definizione
I fake tell, molto semplicemente, sono comportamenti e atteggiamenti consapevolmente assunti in modo da spingere il nostro avversario a fidarsi di ciò che ha appena osservato, agendo di conseguenza ma esattamente nel modo in cui noi vogliamo.
È un po’ il ribaltamento del classico concetto di tell, cioè di tutti quei segnali verbali e soprattutto non verbali che molto spesso i giocatori di poker, in particolare i meno esperti, si lasciano sfuggire.
Come eseguire un fake tell
Prima di lanciarsi in un fake tell occorre capire il tipo di avversario che si ha davanti. Sono giocatori capaci di raccogliere informazioni? Perché difficilmente un giocatore debole o alle prime armi, che già ha il suo da fare per cercare di sopravvivere al tavolo, si preoccuperà di altro.
Le opportunità, e i pericoli, dei fake tell si manifestano solo contro buoni giocatori. Ma attenzione a non esagerare: ripetere troppo spesso i fake tell può diventare un’arma controproducente e ritorcersi contro di noi, soprattutto se l’avversario è di qualità.
Ormai lo sanno anche i sassi che “debole significa forte” e viceversa, perciò occhio che un tentativo di usare la cosiddetta reception può diventare una tattica talmente trasparente da ferire chi la usa.
Ma vediamo alcuni tipi di fake tell si possono tentare.
Fake fold
Quando siamo di big blind, spesso dobbiamo aspettare un po’ prima che tocchi a noi. Quante volte abbiamo osservato il grande buio apparire disinteressato per poi foldare durante il suo turno? Possiamo iniziare un fake fold apparendo disinteressati, per poi invece rilanciare.
I nostri avversari potrebbero pensare che non siamo intenzionati a difendere il nostro big blind e tentare così un raise in steal, o addirittura un re-raise su quello che potrebbe essere interpretato come un nostro bluff.
Dato che il fake fold va fatto solo con una mano forte, se la nostra tattica funziona potremmo vincere davvero un bel piatto.
Fake c-bet tell
Rilanciare pre-flop e poi andare in continuation-bet al flop è diventata una mossa standard, anche per i giocatori principianti. Un fake c-bet tell succeed quando un giocatore rilancia pre-flop e poi esita un momento prima della prevedibile c-bet, quasi non volesse farla.
La speranza è che l’avversario annusi debolezza e cerchi quindi di prendere il controllo del piatto puntando. Questa strategia è particolarmente efficace contro giocatori aggressivi, ai quali basta un piccolo incoraggiamento per puntare.
Fake double-check
Un altro tell diventato piuttosto popolare è quello che succede quando un giocatore ricontrolla le proprie carte per vedere se per caso abbia ottenuto un progetto di scala o di colore.
Nel fake double-check possiamo dunque dare un’altra occhiata alle nostre hole card quando in realtà quella scala o quel colore ce l’abbiamo davvero. Questo fake tell va fatto velocemente e soprattutto senza poi guardare l’avversario dopo aver controllato la mano: un giocatore esperto potrebbe capire l’antifona e non cascare nella trappola.
Identificare i fake tell
Tanto è difficile usare i fake tell quanto lo è identificarli.
Ciò che percepiamo come tell potrebbe essere semplicemente la reazione del nostro avversario a una particolare situazione, o un comportamento che in realtà non è simulato ma che fa parte del suo essere.
Solo con la pratica si migliora nell’identificazione dei fake tell, a costo di commettere errori.