Il Main Event dell'European Poker Tour ha terminato il percorso del Day 4 nella serata di ieri e, come per ogni EPT che si rispetti, le cose che sono successe sono sempre divertenti e curiose, tanto che dobbiamo darvi conto di un episodio che non può non rimanere impresso sulle pagine di Assopoker.
Intanto vogliamo ricordarvi che anche le giornate finali, esattamente come quelle che abbiamo trasmesso fin qui dalle nostre frequenze, saranno beneficiate dallo streaming in diretta curato in lingua italiana da Alberto Russo, Giada Fang e Alberto Russo.
Cosa è successo nel bel mezzo del Day 4
Nel momento in cui il day 4 stava entrando nel vivo, più o meno un paio di ore dopo lo start della giornata, si giocava il livello numero 22, Small Blind 10.000 Big Blind 20.000, Big Blind Ante 20.000.
Il povero svedese Omar Eljach si ritrova invischiato in un doppio colpo che lo elimina dall'evento, ma nella seconda mano succede una cosa piuttosto divertente.
Partendo dal principio, però, è giusto farvi sapere come si è arrivati al momento decisivo, visto che in una mano che sembrava del tutto normalissima, Cesar Garcia apriva a 40.000 in click raise da early position, chiamato da Grande Buio dallo svedese Eljach.
Il flop portava con sé a 2 2 , sul quale Garcia andava in continuation bet per 20.000, chiamato con una certa velocità dallo scandinavo, prima che un j cadesse sul turn e originasse un doppio check.
Al river il borda si pairava per la seconda volta, grazie ad un j , originando il check del Grande Buio e una bella puntata di Eljach a 160.000, che si teneva così dietro solo 20.000, facendo foldare il giocatore spagnolo.
"Ho slowrollato me stesso", Farrell gela Eljach
Nella mano immediatamente successiva, Farrell rilanciava ancora una volta a 40.000, ma Eljach questa volta non badava al sodo e decideva di metterle tutte per circa 340.000.
Il giocatore inglese esitava più di un po' e spendeva una sua time bank, prima di dichiarare il call per questo showdown:
- Eljach 8 8
- Farrell a 9
"Let it snow, let it snow, let it snow" cominciava a cantare lo svedese per incoraggiare la propria coppia di 8, chiamata anche "i pupazzi di neve" in gergo pokeristico, intanto scendeva un flop che lo teneva ancora in vantaggio, ma di certo non lo faceva rimanere tranquillo, 3 7 5 .
"Tutto liscio", diceva lo svedese, prima che un quasi innocuo 2 cascasse al Turn. Alla vista di un 4 sceso sul river, Eljach festeggiava il suo raddoppio, felice e contento per uno stack che cominciava a tornare interessante.
Il problema è che la sua gioia veniva spezzata dalla notizia che lo stesso Farrell era costretto a dargli mentre raccoglieva le chips del piatto: "guarda che ho fatto scala".
"Davvero?", rispondeva lo scandinavo, "in pratica ho slowrollato me stesso?".
I sorrisi dei propri compagni di tavolo non avranno di certo lenito la sua delusione, ma almeno ha regalato a tutti un momento di leggerezza.
Foto homepage PokerStars & Manuel Kovsca